Coronavirus in Piemonte. Aumentano i guariti e si attenuano le criticità. I positivi nel carcere di Torino. La richiesta di medici specialisti ed il bando degli infermieri

AGGIORNAMENTI DEL 19 APRILE: Da oggi i primi pazienti alle OGR, trasformate in 12 giorni in ospedale Covid. Il dato nazionale

Volge al positivo la situazione che si è registrata ieri in Piemonte. Aumentano i guariti, non peggiora rispetto ai giorni scorsi il numero dei morti, dei nuovi contagi e dei ricoverati nelle terapie intensive. Che la “curva” inizi marcatamente  a flettere? Lo potremo verificare nel corso della prossima settimana.

Ieri sera, l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 2.440 (304 in più di ieri): 193 (+32) in provincia di Alessandria, 91 (+7) in provincia di Asti, 100 (+11) in provincia di Biella, 260 (+32) in provincia di Cuneo, 216 (+57) in provincia di Novara, 1.293 (+141) in provincia di Torino, 129 (+10) in provincia di Vercelli, 123 (+7) nel Verbano-Cusio-Ossola, 35 (+7)  provenienti da altre regioni.

Altri 1.648 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Sono 78, in linea con il giorno precedente, i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 21 al momento registrati nella giornata di sabato. Occorre ricordare che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi covid.

Il totale complessivo è ora di 2.302 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 455 ad Alessandria, 116 ad Asti, 144 a Biella, 172 a Cuneo, 218 a Novara, 942 a Torino, 132 a Vercelli, 99 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

Sono 20.581 (+627 complessivi rispetto a venerdì, ma inferiori rispetto ai dati della settimana scorsa), le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 2.762 in provincia di Alessandria, 1.040 in provincia di Asti, 758 in provincia di Biella, 1.982 in provincia di Cuneo, 1.945  in provincia di Novara, 9.871 in provincia di Torino, 967 in provincia di Vercelli, 924 nel Verbano-Cusio-Ossola, 216 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 116 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 322  (-6 rispetto a ieri), mentre i ricoverati non in terapia intensiva sono 3.184

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.685

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 94.278, di cui 48.384 risultati negativi.

Nel carcere di Torino si sta verificando una "situazione estremamente grave e preoccupante".

Lo afferma il segretario generale dell'Osapp, Leo Beneduci, secondo cui "su 1.250 detenuti almeno 60 sarebbero risultati positivi al coronavirus. Di questi - aggiunge - una decina sarebbero già usciti, mentre 47 sarebbero ancora allocati all'interno, distribuiti su tre reparti".
"Il personale di polizia penitenziaria - osserva Beneduci - ha paura di prestare servizio, a motivato timore per la propria incolumità, laddove i dispositivi di protezione individuale non stati forniti in maniera sufficiente a parte le mascherine chirurgiche che tra l'altro il personale indossa in questo momento per più giorni consecutivi".

Come abbiamo annunciato ieri, l’area sanitaria temporanea allestita in tempi record nelle Officine Grandi Riparazioni di Torino è pronta per ospitare i pazienti che hanno superato la fase critica dell’infezione da Coronavirus in altri ospedali ma hanno ancora bisogno di cure prima di essere dichiarati guariti e tornare nelle proprie abitazioni.

I lavori, avviati a seguito della sottoscrizione di un'intesa tra Regione Piemonte, Prefettura e Comune di Torino, Società consortile per azioni Ogr-Crt e Fondazione Crt, hanno interessato un'area di 8.900 mq dove sono stati posizionati 92 posti letto: 4 di terapia intensiva potenziabili fino a 12 (2 fissi, 2 con modulo mobile, 8 convertendo alcuni posti di subintensiva), 32 di terapia subintensiva (di cui 8 trasformabili in intensiva subito all’occorrenza), 56 di degenza suddivisi in 12 stanze e monitorati da una sala di controllo sopraelevata, che si affaccia sull’intera area sanitaria. La gestione è affidata ad ASL Città di Torino.

A realizzarli in 12 giorni una task force infrastrutturale dell'Aeronautica Militare composta da due ufficiali ingegneri e 12 tra sottufficiali e personale di truppa specializzato nella realizzazione di impiantistica elettrica ed aeroportuale. L'utilizzo della porzione delle Ogr è stato consentito dalla Fondazione Crt, mentre la Compagnia di San Paolo ha stanziato 3 milioni per l'allestimento della struttura.

La conclusione dei lavori è stata suggellata nel corso di una breve cerimonia svoltasi ieri mattina alla presenza del presidente della Regione, Alberto Cirio, del commissario straordinario Coronavirus Piemonte, Vincenzo Coccolo, del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, gen. Alberto Rosso, della sindaca di Torino, Chiara Appendino, del prefetto di Torino, Claudio Palomba, del presidente della Fondazione CRT, Giovanni Quaglia, del presidente della Compagnia di San Paolo, Francesco Profumo, e, in collegamento da Roma, dell’ambasciatore della Repubblica di Cuba in Italia, José Carlos Rodriguez Ruiz.

“E’ un momento che vogliamo vivere con sobrietà - ha dichiarato Cirio dopo aver ringraziato tutti coloro che hanno contribuito a tagliare il traguardo - La festa la rimandiamo a quando l’incubo sarà alle nostre spalle e chiuderemo questo presidio ospedaliero, che ha un duplice valore: tutelare la vita continuando a curare i malati da Coronavirus accompagnandoli verso la guarigione e una nuova normalità; liberare la pressione sugli ospedali, che potranno pian piano ritornare alla funzionalità ordinaria. Bisognava concludere l’opera in tempi molto rapidi, per la necessità di farci trovare pronti contro un’emergenza che continua ad essere alta. Una scelta condivisa da tutte le eccellenze di Torino e dell’Aeronautica Militare, che in mezz’ora ha dato la sua disponibilità ad intervenire ed ha dimostrato che lo Stato c’è con una delle sue componenti più belle, le Forze Armate”.

In chiusura, il presidente ha ricordato le 100 persone, tra medici e infermieri, che presteranno le cure ai pazienti; tra di essi, i 38 cubani della Brigada Henry Reeve arrivati appositamente da Cuba.

In seguito ad una deprecabile comunicazione inoltrata dal dr.Raviolo alla Protezione Civile, e subito denunciata da parte del sindacato Anaao-Assomed, diamo notizia che in  una nota inviata alla Protezione civile, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha segnalato che le professionalità mediche delle quali il Piemonte ha maggiore necessità per l’emergenza coronavirus sono riferite alle specializzazioni in anestesia-rianimazione, medicina generale e d'urgenza, pneumologia e infettivologia.

Riguardo al personale infermieristico, le richieste più pressanti sono riferite a professionalità esperte in ambito urgentistico di Pronto Soccorso, terapia intensiva, cure domiciliari e assistenza a pazienti anziani e con fragilità.

Parallelamente, nei giorni scorsi l’Unità di crisi ha pubblicato un nuovo bando, in scadenza lunedì 20 aprile, per l’assunzione a tempo determinato di infermieri e collaboratori socio sanitari, con disponibilità a lavorare in reparti strutturati su turni di 24 ore su 24.

Il dettaglio dei bandi, già evidenziato nei giorni scorsi da Civico20News, è pubblicato agli indirizzi:

https://bandi.regione.piemonte.it/avvisi-beni-regionali/infermieri-emergenza-covid-19-reclutamento-personale

https://bandi.regione.piemonte.it/avvisi-beni-regionali/operatore-socio-sanitario-emergenza-covid-19-reclutamento-personale

Il dato nazionale

Prosegue il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva per coronavirus. Ad oggi sono 2.733, 79 in meno rispetto a ieri. Di questi, 947 sono in Lombardia, 24 in meno rispetto a ieri. Continua ad aumentare anche il numero dei guariti: sono 44.927, 2.200 più di venerdì. I malati complessivi sono 107.771 (809 più di venerdì): 25.007 sono ricoverati con sintomi e 80.031 in isolamento domiciliare. Sono i numeri resi noti oggi dalla Protezione civile. Ieri le vittime erano 482, un dato che fa salire a 23.227 il dato complessivo dall'inizio dell'epidemia: venerdì l'aumento era stato superiore, pari a 575.

Il numero dei contagiati totali dal coronavirus in Italia - compresi morti e guariti - è di 175.925, con un incremento rispetto a venerdì di 3.491.
   

 

 

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Articolo pubblicato il 19/04/2020