SE NE VANNO....

La commovente poesia/preghiera del dottor Fulvio Marcellitti

Ogni giorno ci tocca fare i conti con il propagare del Covid-19, tra notizie contradditorie e, purtroppo tanta improvvisazione da parte di coloro, a tutti i livelli, che dovrebbero tutelare la salute pubblica.

Nelle ultime settimane è scoppiato il caso del numero elevato di anziani deceduti nelle RSA. In molti casi, come denunciato da più parti, a causa della mancata adozione di mezzi protettivi per coloro che prestano la loro attività a contatto con gli ospiti o peggio ancora per scelte improvvide di alcune regioni che, senza porsi tanti problemi, hanno dirottato pazienti portatori del virus, presso le residenze assistite e case di riposo.

Per noi dietro ai numeri ci sono le persone. Abbiamo letto la commovente poesia/preghiera che il dottor del Marcellitti, ha pubblicato sul suo blog. Ne condividiamo il messaggio insito e lo estendiamo ai nostri lettori

“Mesti, silenziosi, come magari è stata umile e silenziosa la loro vita, fatta di lavoro, di sacrifici. Se ne va una generazione, quella che ha visto la guerra, ne ha sentito l’odore e le privazioni, tra la fuga in un rifugio antiaereo e la bramosa ricerca di qualcosa per sfamarsi.

Se ne vanno mani indurite dai calli, visi segnati da rughe profonde, memorie di giornate passate sotto il sole cocente o il freddo pungente. Mani che hanno spostato macerie, impastato cemento, piegato ferro, in canottiera e cappello di carta di giornale.

Se ne vanno quelli della Lambretta, della Fiat 500 o 600, dei primi frigoriferi, della televisione in bianco e nero. Ci lasciano, avvolti in un lenzuolo, come Cristo nel sudario, quelli del boom economico che con il sudore hanno ricostruito questa nostra nazione, regalandoci quel benessere di cui abbiamo impunemente approfittato.

Se ne va l’esperienza, la comprensione, la pazienza, la resilienza, il rispetto, pregi oramai dimenticati.

Se ne vanno senza una carezza, senza che nessuno gli stringesse la mano, senza neanche un ultimo bacio.

Se ne vanno i nonni, memoria storica del nostro Paese, patrimonio della intera umanità. L’Italia intera deve dirvi GRAZIE e accompagnarvi in quest’ultimo viaggio con 60 milioni di carezze…”

 

Fulvio Marcellitti

 

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Articolo pubblicato il 18/04/2020