Stradario torinese: via Andrea Paris

Un garibaldino alla Barriera di Lanzo e la Chiesa Parrocchiale di San Paolo Apostolo

Restiamo ancora nel quartiere torinese di Madonna di Campagna, nei pressi della strada di Lanzo, nella zona che è anche detta Barriera di Lanzo.

Qui oltre alla via Michele Berrino, inizialmente indicato come “Berino”, troviamo altre due vie dedicate a garibaldini componenti della spedizione dei Mille: Andrea Paris e Giovanni Destefanis (o De Stefanis).

Si tratta di intitolazioni verosimilmente attribuite a metà degli anni ‘60 del Novecento, negli anni in cui in questa zona, al di fuori della seconda cinta daziaria del 1912 (in piazza Stampalia si trova ancora l’edificio del Dazio), al confine tra Torino e Venaria Reale, iniziava a svilupparsi come area residenziale. Le prime scarse unità abitative si sono progressivamente espanse e nel 1992 veniva festeggiato il 25mo anno di vita della Parrocchia di San Paolo Apostolo della quale le prime abitazioni hanno costituito il nucleo storico.

La chiesa del 1967 era collocata in un edificio poi adibito ad uso industriale, quella attuale, progettata dall’ingegner Mario Bianchi, è stata inaugurata il 13 aprile 1969 e rappresenta la «estrema postazione cattolica nord-occidentale torinese» (Giampaolo Frasca, 1992).

La via Andrea Paris, parallela alla strada di Lanzo, va dalla via Giuseppe Sirtori alla via Luigi Pirandello. Le targhe stradali riportano soltanto nome e cognome, a differenza di quelle di via Berrino che sono state evidentemente sostituite col nome corretto («Berino» è diventato «Berrino») e arricchite dell’indicazione di «patriota» e dell’anno di nascita e di morte.

Anche per parlare di Andrea Paris, meglio di Andrea Cesare Paris, facciamo ancora ricorso alle ricerche di Giorgio Di Francesco, apparse ne «L’Eco del Chisone».

La «Gazzetta Ufficiale» del 12 novembre 1878, che riporta un elenco ufficiale dei 1.089 sbarcati a Marsala, così lo indica: «* 729 PARIS Andrea Cesare fu Ignazio, nato a Pinerolo l’11 aprile 1820, residente a Roma».

A differenza di Michele Berrino che era giovanissimo, nemmeno maggiorenne, il nostro Paris, figlio del liberale Ignazio che aveva partecipato ai moti costituzionali piemontesi del 1821, aveva già quarant’anni e aveva già una militanza risorgimentale: con disposizione dell’11 febbraio 1860, il Ministero dell’Interno lo autorizza a portare la medaglia d’argento che, a segno d’onore, «fu decretata nel 1849 per quelli che valorosamente combatterono per l’indipendenza d’Italia».

All’inizio della Spedizione dei Mille, a Talamone (Grosseto), quando Garibaldi con il suo Ordine del giorno del 7 maggio 1860 stabilisce l’organizzazione del Corpo e i Comandanti delle Compagnie, Andrea Paris figura fra i Subalterni della Quinta Compagnia che ha come Comandante Francesco Anfossi da Nizza. Nessuno degli altri cinque subalterni è piemontese.

Durante la “Esposizione Romana per la Storia del Risorgimento” del 1884, viene esposta una «Sciabola che il maggiore dei carabinieri cav. Ignazio Paris cingeva nel 1821, e che il figlio Cesare Andrea, comandante una delle compagnie dei Mille, portò nella campagna di Sicilia» (Fonte: Wikipedia).

Varie fonti indicano il 1875 come anno di morte del Nostro.

Nel 1992, al momento dei festeggiamenti per i primi 25 anni della Chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo, viene stampato un numero unico dedicato all’evento, dove, tra l’altro, Raffaella Bossi e Giampiero Frasca tracciano una breve biografia dei personaggi titolari delle vie della zona, perché i loro «… nomi escono dalla nostra bocca decine di volte nell’arco di una giornata: sono ormai diventati parte integrante del nostro vivere ma ben pochi di noi - e non potrebbe essere altrimenti - conoscono qualche dato biografico su coloro che, con il loro nome, caratterizzano ogni singola strada della nostra parrocchia».

Il Nostro è così considerato col commilitone Giovanni De Stefanis: «Paris Andrea e De Stefanis Giovanni - Nacquero entrambi in Piemonte. Garibaldini, presero parte alla Spedizione dei Mille, partecipando poi intensamente anche al periodo Risorgimentale».

Iniziativa benemerita perché, come già detto, le targhe viarie (dove il cognome è scritto “Destefanis”) non riportano indicazioni, ad eccezione di quella di Michele Berrino, sostituita però in epoca successiva al 1992.

Di Giovanni De Stefanis parleremo in una prossima puntata.

Concludiamo rilevando che la Chiesa Parrocchiale di San Paolo Apostolo è l’unica in Torino che è delimitata da tre vie intitolate a tre garibaldini: Michele Berrino, Andrea Paris e Giuseppe Macherione, dove ha il suo indirizzo al civico 23.

 

Giampiero Frasca, in «Parrocchia San Paolo Apostolo 25. 1967 1992», Torino, 1992.

Raffaella Bossi e Giampiero Frasca, Lo sviluppo della nostra zona, in «Parrocchia San Paolo Apostolo 25. 1967 1992», Torino, 1992.

 

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Articolo pubblicato il 03/04/2020