Approvata legge su imposte regionali sulla benzina
Foto storica di un distributore torinese

Le accise previste dalla normativa sono state fino ad oggi inapplicate

Venerdì 22 luglio la I Commissione (Bilancio) riunita in sede legislativa ha approvato, con i voti della maggioranza e del Movimento 5 Stelle, le modifiche alla legge regionale 47/1993 in materia di imposte regionali sulla benzina.

Le accise previste dalla normativa sono state fino ad oggi inapplicate a causa della mancanza dei regolamenti tecnici richiesti. Si è pertanto deciso di dare attuazione alla materia e destinare i fondi alla ricostruzione delle zone colpite da alluvioni e calamità naturali. Tale possibilità è stata riconosciuta anche dalla legge 225/2010 (c.d. “milleproroghe”) recentemente approvata in Parlamento.

L’aumento previsto è di 2,58 centesimi di euro a litro per un gettito totale di circa 27 milioni di euro.
Durante il dibattito sono intervenuti esponenti di diversi gruppi consiliari.

Per Gianluca Vignale (Pdl) “gli stati federalisti si distinguono per l’autonomia fiscale. Questa tassa ha uno scopo ben preciso, aiutare a ricostruire i danni degli alluvioni che ammontano a circa 131 milioni di euro”.

Preoccupazione per le ricadute sulla fasce deboli è stata invece espressa dal gruppo Pd (Aldo Reschigna, Wilmer Ronzani, Stefano Lepri, Nino Boeti, Mauro Laus (foto a dx), Roberto Placido, Gianna Pentenero) perché “l’aumento delle accise colpisce tutti in maniera uguale senza distinzioni di reddito. Il prezzo della benzina ha effetti pesanti sull’inflazione che grava sulle famiglie già provate dalla dura crisi”.

“L’opposizione faccia proposte alternative – ha sottolineato Antonello Angeleri (Lega Nord) – chi parla ha una memoria troppo corta e si dimentica degli aumenti fatti quando era al governo”.

Per Luigi Cursio (Idv) “la benzina in Italia è oggetto di troppi ricarichi sul costo iniziale. Abbiamo il dovere di lavorare per migliorare tutto il processo distributivo, a partire dalla rete che non è all’altezza degli altri paesi”.

“Le emergenze idrogeologiche vengono evitate solo se si mette in sicurezza il territorio per tempo. Dobbiamo ragionare in termini di prevenzione e non aumentare le tasse solo quando accadono i disastri” ha spiegato Monica Cerutti (Sel).

Per Michele Dell’Utri (Moderati) “presto dovremo affrontare grandi tensioni sociali perché da una parte stiamo togliendo i servizi minimi ai cittadini e dall’altra aumentiamo le tasse”.

In conclusione il vicepresidente della Giunta Ugo Cavallera ha spiegato che “c’era la convinzione che la legge fosse già operativa. Siamo quindi di fronte a un passaggio tecnico per riscuotere un’imposta prevista fin dal 1993 e che aiuterà a risolvere numerosi problemi del nostro territorio”.



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Articolo pubblicato il 22/07/2011