Coronavirus. La timida ordinanza del Ministro Speranza

Cirio: ”Mancano ulteriori misure per mercati e supermercati”

Mentre  infuria l’avanzata della morbilità ed i decessi s’impennano, i presidente delle Regioni maggiormente colpite, prima di procedere individualmente per i territori di competenza, hanno sollecitato il Governo ad assumere  misure restrittive alla circolazione dei cittadini, in merito agli orari di apertura dei parchi pubblici e dei supermercati nei giorni festivi.

 

Fatte salve le esigenze di mobilità, di salute e di approvvigionamento, sono ancora tante  le persone che “cazzeggiano” all’interno degli esercizi commerciali irrispettose delle reali esigenze dei concittadini, che attendono il loro turno per accedere negli stessi.

 

Infatti i supermercati sono diventati oasi di vasche infinite per coloro che evidentemente  non posseggono valori ed interessi e, per giustificare la loro vacua esistenza, vagano all’interno, senza meta.

 

Il ministro Speranza, ignorando le richieste rigoriste dei presidenti delle regioni particolarmente colpite, nella serata  di ieri ha emesso una nuova ordinanza, con misure più restrittive per contenere il contagio da Coronavirus.

 

Le nuove misure, che si sommano alle esistenti, sono valide dal 21 marzo al 25 marzo, quando scade il dpcm che aveva imposto la stretta a tutti gli spostamenti e la chiusura di bar e negozi.

 

E' vietato l'accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici, resta consentito svolgere individualmente attività motoria nei pressi della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona, non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all'aperto. 

 

Chiusi gli esercizi alimentari nelle stazioni ferroviarie e stop agli spostamenti verso le seconde case nei giorni festivi.

Non appena venuto a conoscenza del provvedimento governativo, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, ha rilasciato questa dichiarazione.

“Proprio oggi avevo trasmesso a Roma l’ordinanza che eravamo pronti ad emanare in Piemonte, ma è un bene che il Governo abbia compreso la necessità di varare delle misure unificate per tutto il territorio nazionale”: così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, commenta le nuove restrizioni per il contenimento del Coronavirus decise questa sera dal Governo.

“Il provvedimento recepisce una parte delle nostre istanze - prosegue il presidente Cirio - anche se per l’attività motoria avremmo voluto fosse limitata a ragioni di salute. Non si fa cenno, inoltre, agli assembramenti davanti ai distributori automatici di cibi e bevande, né si parla purtroppo dei mercati e delle modalità per evitare l’assembramento negli esercizi commerciali, in special modo la domenica”.

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Articolo pubblicato il 21/03/2020