Torino - 19 marzo 1934: 86 anni fa la canonizzazione del Santo Cottolengo

E’ stato il primo dei grandi sociali torinesi, precursore della moderna assistenza ospedaliera.

Era il 19 Marzo 1934 quando Papa Pio XI elevò alla gloria degli altari San Giuseppe Benedetto Cottolengo, amatissimo santo torinese.

Cuneese di nascita (vide la luce a Bra il 3 Maggio 1786), spese una vita intera a favore di malati, poveri e sofferenti, fondando nella Torino di metà ‘800 l’istituto religioso ‘Piccola Casa della Divina Provvidenza’.

Un’opera caritatevole che si diffuse ben presto in tutto il mondo, insieme alla congregazione di sacerdoti, suore e fratelli cottolenghini che ancora oggi la animano con intenso amore e ardore quotidiani.

Stimato per le sue virtù morali e civili dal Re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia (che ne divenne ben presto amico, benefattore e sostenitore, proclamando nel 1833 l’opera del santo ‘Ente morale’) il canonico Cottolengo inaugurò, dopo una vita di carità per le strade al servizio degli ultimi, il grande filone dei Santi Sociali Piemontesi che vede in San Giovanni Bosco (canonizzato dal medesimo Pontefice il 1° Aprile dello stesso anno) un altro grande campione di umanesimo moderno.

San Giuseppe Benedetto Cottolengo si spense di tifo a Chieri il 30 aprile 1842 a soli 56 anni – ricorda il giornalista cattolico Maurizio Scandurra - giorno tradizionalmente dedicato in calendario alla sua memoria liturgica”.

Per poi concludere:

Viene giustamente ricordato per essere stato il precursore del moderno welfare, l’assistenza ospedaliera propriamente detta, che sempre animò la sua missione di servizio al prossimo quale perfetto campione di vita cristiana fatta di fede e opere, con quella incrollabile e piena fiducia nella Divina Provvidenza che sempre ispirò l’intero suo ministero presbiteriale”.

 

 

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Articolo pubblicato il 19/03/2020