Dichiarazione del Panathlon sullo sport giovanile

Il Consiglio regionale sottoscrive lo sport “pulito” come diritto dei giovani

Lo sport “pulito” come diritto dei giovani: a seguito dell’approvazione, all’unanimità in Aula, dell’ordine del giorno presentato dall’intero Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, il presidente Valerio Cattaneo ha firmato il 19 luglio a Palazzo Lascaris la Dichiarazione sull’etica dello sport giovanile.

Il documento, redatto dal Panathlon internazionale nel 2004, è già stato sottoscritto dalle federazioni sportive internazionali e da numerosi enti, associazioni e amministrazioni pubbliche.

La Dichiarazione rappresenta l’impegno a stabilire chiare regole di comportamento nella pratica sportiva e in particolare ha lo scopo di promuovere i valori positivi dello sport giovanile a tutti i livelli.

Il documento si conclude con la Carta dei Diritti del Ragazzo nello Sport in cui si afferma che tutti i giovani hanno il diritto di praticare lo sport, giocare e divertirsi, vivere in un ambiente salutare, essere trattati con dignità, essere allenati ed educati da persone serie, competenti e certificate, praticare lo sport in condizioni di sicurezza e avere la possibilità di diventare un campione, oppure di non esserlo.

Alla cerimonia ufficiale hanno partecipato, oltre al presidente del Consiglio regionale, i componenti dell’Ufficio di presidenza Riccardo Molinari e Lorenzo Leardi.

La delegazione del Panathlon era composta da: Ennio Chiavolini e Augusto Martini, rispettivamente governatore e segretario dell’area Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta Club Panathlon; Sergio Allegrini, segretario generale del Panathlon International; Alfonso De Giorgis, presidente Club Mottarone; Roberto Carta Fornon, presidente Club Biella; Carlo Farioli, presidente Club Malpensa; Ezio Tino, presidente Club Mondovì; Rino Porini, presidente del Consiglio provinciale del Verbano Cusio Ossola.  

“Da oggi il Consiglio regionale del Piemonte – ha detto il presidente Cattaneo – fa proprio questo decalogo di ideali e di valori che sono importanti non soltanto per la pratica dello sport giovanile, improntata alla lealtà nella competizione, al rispetto delle regole e dell’avversario, ma per tutte le nostre attività, compresa quella politica”.

“Con la sottoscrizione di questo documento – ha commentato Chiavolini – la Regione Piemonte si impegna a operare per promuovere lo sport giovanile, condividerne i principi etici, collaborare con le organizzazioni sportive per fare in modo che lo sport sia diffuso tra i ragazzi”.




Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 20/07/2011