Il consiglio regionale del Piemonte ribadisce la centralità del ruolo delle province
Carlo Riva Vercellotti

Riva Vercellotti (FI): superiamo la Delrio, legge fallimentare, le province tornino ad essere centrali nel supporto dei territori.

Da anni, constatato anche il degrado in  cui versano le strade provinciali, gli edifici scolastici e le infrastrutture montane, andiamo denunciando la bricconata perpetrata dalla Legge Delrio, che ha azzerato province e consigli provinciali eletti dai cittadini, senza che lo Stato ne abbia tratto alcun vantaggio economico, bensì riversato disagi incalcolabili a carico dei cittadini.

 

Anche il consiglio regionale del Piemonte ha preso solennemente posizione in tal senso.

E’ ora di superare i limiti della Delrio e tornare a dare dignità, funzioni e risorse a un ente che ha dimostrato in questi anni la propria insostituibilità” A dichiararlo il Consigliere regionale di FI, Carlo Riva Vercellotti in occasione dell’approvazione all’unanimità, lunedì scorso in aula dell’ordine del giorno da lui presentato come primo firmatario su province e città metropolitana. “Ci siamo accorti della loro utilità quando la Corte dei Conti ha spiegato che i risparmi erano irrisori, in Piemonte addirittura i costi sono aumentati con la moltiplicazione di società e agenzie. Ci siamo accorti della loro utilità quando le strade iniziavano ad essere piene di buche, le scuole non avevano nemmeno più i soldi per pagare la riparazione di una caldaia, i comuni e le associazioni avevano perso ogni riferimento” ricorda Riva Vercellotti.

L’ordine del giorno nasce a sostegno della proposta dell’Unione delle Province d’Italia e dell’80% dei comuni del Piemonte e d’Italia per sostenere la revisione della Legge 56/2014, meglio nota come “Legge Delrio”.

 

Sono molto contento che tutte le forze politiche abbiano capito il grave errore compiuto in passato e colto l’importanza di un ente chiave per la coesione e il governo dei territori, specie quelli più periferici – continua Riva Vercellotti.

 

L’ordine del giorno propone di chiedere a Governo e Parlamento un impegno a proseguire nel percorso di revisione della Legge 56/14, sia rispetto alle funzioni fondamentali, che rispetto alla governance di province e città metropolitane. L’ODG chiede inoltre di porre fine alla situazione di incertezza finanziaria con misure strutturali e programmatiche e al di fuori di interventi tampone fin qui adottati, restituendo a province e città metropolitane piena autonomia finanziaria ed organizzativa.

 

Un percorso sfidante anche per il Piemonte - sottolinea Riva Vercellotti - che deve dimostrare con i fatti come la regione deve limitarsi a fare, bene, il ruolo che la Costituzione e lo Statuto le hanno attribuito di legislazione e programmazione, senza avventurarsi nel mestiere di gestione che invece compete a comuni e province, cioè ai livelli più vicini ai cittadini.

 

A questo riguardo, l’ordine del giorno approvato impegna la nostra regione ad assicurare nel Bilancio di previsione 2020/2022 le risorse necessarie per garantire a tutte le province e alla città metropolitana l’esercizio delle funzioni conferite.

 

Tra gli impegni anche quello di definire per ognuna delle funzioni già conferite ed auspicabilmente conferibili i livelli essenziali di prestazione e il conseguente fabbisogno standardizzato, così anche a promuovere, d’intesa con le province piemontesi, un confronto sulla revisione della legge regionale 29 ottobre 2015, n. 23, per valutare il conferimento di un numero maggiore di funzioni amministrative e mantenendo in capo alla regione esclusivamente quelle che necessitano di un esercizio unitario, in coerenza con quanto disposto dalla Costituzione e dallo Statuto regionale.

 

Civico20News seguirà l’iter di questa proposta. Sempre che il sordo sistema romano riesca a dar segni di vita e rispondere.

 

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Articolo pubblicato il 05/03/2020