Approvati quattro ordini del giorno sulla Tav

Quattro documenti sono stati approvati e quattro sono stati respinti


Si è conclusa - nella seduta odierna del Consiglio regionale - la discussione di otto ordini del giorno su quanto avvenuto domenica 3 luglio a Chiomonte, in occasione dell’apertura dei cantieri per la realizzazione del treno ad alta velocità Torino-Lione.

Quattro documenti sono stati approvati e quattro sono stati respinti.

Di questi ultimi tre sono stati presentati da Davide Bono (Movimento 5 Stelle) e uno da Monica Cerutti (Sel).

Nel primo documento approvato, proposto dal Pdl (prima firmataria Augusta Montaruli), il Consiglio regionale esprime “solidarietà nei confronti delle Forze dell'ordine coinvolte negli scontri e di tutti coloro che sono vittime delle violenze e delle intimidazioni da parte degli esponenti estremisti del movimento No-Tav”.

Nel secondo documento, proposto dalla Lega Nord (primo firmatario il capogruppo Mario Carossa) il Consiglio regionale “esprime innanzitutto solidarietà agli agenti delle Forze dell’ordine coinvolti negli scontri, totale vicinanza agli operai aggrediti fisicamente dai manifestanti durante gli scontri e psicologicamente da buona parte dei No-Tav presenti sul territorio valsusino in maniera continuativa, affermando la presa di distanza da qualsiasi forma di violenza, squalificante delle ragioni della protesta, e sottolineando la necessità di proseguire con tempismo e senza incidenti i lavori programmati”.

Nel terzo documento, proposto dal Pd (primo firmatario il capogruppo Aldo Reschigna e sottoscritto anche dai gruppi Moderati e Udc) il Consiglio regionale esprime pieno sostegno “alla realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione; all’operato delle Forze dell’ordine che, con determinazione e senso di responsabilità, hanno reso possibile  l’apertura del cantiere; ai lavoratori delle imprese impegnate nell’esecuzione dell’opera”, condanna gli episodi di violenza che si sono verificati a Chiomonte e impegna il presidente e la Giunta regionale a valutare urgentemente, in sede consiliare, le ultime condivisibili novità emerse in merito ai tempi e ai modi di realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione e a trovare adeguate e condivise soluzioni alle criticità tuttora presenti nel progetto preliminare; ad attivarsi con urgenza nei confronti del Governo nazionale affinché non vi siano riduzioni delle previste compensazioni a favore della Valsusa”.

Il quarto documento, proposto dall’Udc (primo firmatario Alberto Goffi e sottoscritto anche dai capigruppo di Pdl e Lega Nord Luca Pedrale e Carossa), impegna il presidente della Giunta a esortare “il Prefetto di Torino a censurare il comportamento tenuto dai sindaci dei Comuni valsusini e ad adottare opportuni provvedimenti quando i sindaci non rispettino le finalità proprie della ‘fascia tricolore’, che non rappresenta solo un semplice ornamento, ma va a individuare un simbolo dotato di specifici significati, e per tali ragioni non avulso da un uso mirato e legittimo”.

















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Articolo pubblicato il 13/07/2011