Coronavirus. La Regione Piemonte auspica un ritorno alla normalità con l’apertura graduale delle scuole entro metà della prossima settimana

L’aggiornamento dei presunti casi positivi in Piemonte

Ieri si sono tenuti incontri tra il Ministro della Sanità ed i presidenti delle Regioni. Nel pomeriggio Il Presidente Cirio ha convocato i sindaci, i presidenti delle Province ed i Prefetti. Non sono state assunte decisioni definitive, in quanto vincolate dalla disposizioni governative che al momento latitano.

 

Cos’è emerso dal lungo confronto torinese?

 

ll Piemonte punta, allo scadere dell'ordinanza valida fino al 29 febbraio, a "una ordinanza meno restrittiva che conduca gradualmente verso la normalità, con la riapertura delle scuole agli studenti dalla metà della prossima settimana. Lo ha annunciato il governatore Alberto Cirio, alla fine di un incontro con sindaci, prefetti e presidenti delle Province piemontesi, nel palazzo della Regione. "I cinque nuovi casi di oggi, pur condizionati alla verifica dell'istituto Superiore di Sanità - ha detto Cirio - dimostrano che il problema persiste. Da parte delle Province piemontesi è emersa la volontà di un ritorno alla normalità, ma con grande prudenza e cautela. La nostra proposta al ministro Speranza, prosegue Cirio, è che le scuole riaprono già lunedì, ma non alla didattica. Sarebbe l'occasione per un'azione di pulizia straordinaria e disinfezione, per poi aprire agli allievi da metà settimana".

 

E’ stata inoltre aggiornata la situazione dei cittadini, presumibilmente colpiti da Coronavirus.

 

Una famiglia del Novarese, composta dai due genitori e il figlio minorenne, è da ieri sera precauzionalmente ricoverata all’ospedale di Novara, in attesa che l’Istituto superiore di Sanità convalidi o meno l’esito delle prime analisi che hanno dato risultato positivo al primo test sul “coronavirus covid19”, collocando i pazienti nella definizione di “caso probabile”.

 

Al momento, tutti e tre non presentano particolari sintomi. Il papà ha dichiarato di aver avuto contatti con persone residenti nella “zona rossa” della Lombardia.

 

Una seconda persona, sempre appartenente alla prima comitiva astigiana ospitata all’hotel di Alassio dal 4 al 18 febbraio, è risultata positiva al test del “coronavirus covid19” e si trova attualmente ricoverata in ospedale ad Asti.

 

Il paziente rientra nella condizione di “caso probabile”, in attesa della convalida delle analisi da parte dell’Istituto superiore di Sanità.

Al momento, dunque, in Piemonte risultano un caso conclamato a Torino e cinque casi probabili (due ad Asti e tre a Novara).

Una rilevante iniziativa è stata adottata per fronteggiare la situazione di emergenza che stiamo vivendo.

 

A partire da ieri, 27 febbraio e fino all’11 marzo con possibilità di proroga, 78 studenti della Scuola di Medicina dell’Università di Torino, coordinati dall'Unità di Crisi della Regione Piemonte sul “coronavirus covid19”, saranno impegnati nel garantire volontariamente la copertura 24 ore su 24 di due postazioni telefoniche del numero verde sanitario 800 19 20 20 per dare informazioni ai cittadini sulle misure da adottare per fronteggiare in maniera corretta la situazione.

 

L’iniziativa coinvolge neolaureati e studenti del V e del VI anno dei due corsi di laurea di medicina e chirurgia iscritti a Torino e Orbassano.

 

Il numero verde 800 19 20 20, istituito dall’Unità di crisi della Regione Piemonte sul Coronavirus “Covid19”, è attivo 24 ore su 24 ed è a disposizione di tutti i cittadini che abbiano il dubbio di aver contratto il virus.

 

Gli studenti di medicina dell’Università di Torino che risponderanno al telefono eseguiranno un pre-triage, una sorta di prima valutazione, e, sulla base di una serie di domande e risposte, indicheranno al paziente cosa fare o dove recarsi per ottenere la risposta assistenziale più appropriata. Il servizio infatti, è stato organizzato per alleggerire i numeri dedicati normalmente all'emergenza dal grande flusso di chiamate che in queste ore sta intasando i centralini del 112 e 118.

   

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Articolo pubblicato il 28/02/2020