Torino - Scontri al Campus Einaudi ed al Rettorato. Il copione dei professionisti della violenza

In programma un convegno sulle Foibe con Moni Ovadia. Le reazioni del Fuan e della Lega

Giovedì pomeriggio era in programma al campus Einaudi il convegno: “Fascismo, colonialismo e foibe”, organizzato da alcune sezioni dell'Anpi del Torinese e dal gruppo No Tav.

 

Il Fuan sensibile, soprattutto in questi giorni al tema Foibe, ha diffuso un comunicato di dissenso. Da qui, nonostante i cordoni di polizia schierati, si sono accesi scontri e sono rimasti feriti tre agenti della Digos, un agente del commissariato Dora Vanchiglia e due guardie giurate dell'Università.

 

Tre antagonisti sono stati arrestati e una quindicina denunciati per resistenza, lesioni a pubblico ufficiale.

Dopo gli scontri di giovedì, ieri c’è stata un seguito. Un corteo con 200 studenti e manifestanti è partito dal Campus, diretto in via Po al Rettorato. Sono seguiti lanci di uova contro gli uffici del rettorato dell'università di Torino.

 

A lanciarle sono stati gli studenti dei collettivi, che per alcuni minuti hanno occupato l'edificio di via Verdi e danneggiato una finestra,.
 

"Vogliamo parlare con il rettore, vogliamo che lui si assuma la responsabilità di quello che è accaduto ieri", è stata la richiesta degli studenti.

Dopo il blitz in Rettorato, e un corteo per via Po, gli studenti hanno raggiunto il Campus Einaudi a Torino e sono saliti al primo piano della palazzina in mattoni dove c'è l'aula affidata al Fuan, gruppo universitario vicino a Fratelli d'Italia.

In un comunicato L'Università di Torino condanna fermamente le tensioni e gli atti di violenza.

 

La segreteria del SIAP h diffuso un comunicato in merito, che riportiamo

               

“Quanto accaduto giovedì al Campus Einaudi è l’ennesimo grave episodio che vede sempre al centro i soliti noti violenti dei centri sociali” – dichiara Pietro DI LORENZO, Segretario Nazionale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “Non stupisce certo che tra gli arrestati ed i denunciati ci siano ancora una volta quelli che agiscono come se alcuni ambienti, come l’università, fossero cosa loro”.

 

“Al di là delle ferite riportate dai colleghi, a cui vanno i nostri auguri per una pronta guarigione, devono far riflettere la convinzione di impunità che questi soggetti dimostrano di avere ed il fatto che tra loro, nuovamente presenti a praticare danneggiamenti, intimidazioni e violenza, vi siano alcuni arrestati pochi mesi or sono in importanti operazioni della Digos torinese”

 

“Non smetteremo mai di richiedere provvedimenti seri e certezza della pena, la società civile e le persone per bene sono stanche di questa gente che, con metodi squadristi, tenta di imporre la sua legge da banda di quartiere. Così come sono stanchi di chi garantisce loro copertura ed appoggio politico.

 

”E poi seguito uno strascico politico. La Lega ha annunciato che presenterà un Ordine del Giorno in Consiglio Regionale per revocare o negare le borse di studio a chi si rende partecipe di tali, inaccettabili condotte. Lanciare pietre in università, danneggiare aule e auto, addirittura ferire le forze dell'ordine causando situazioni di estremo pericolo per alle persone, è motivo più che sufficiente per porsi al di fuori del modello di studente meritevole di borsa di studio. Qualunque sia il pensiero politico".

Ferma opposizione da parte dei grillini che annunciano battaglia in consiglio regionale.

 

Fotografia:Informazione.it

 

            

 

 

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Articolo pubblicato il 15/02/2020