Regione Piemonte - Sanità: cambia la Giunta ma il Servizio Sanitario non migliora!

Sale la protesta: “A pagare non siano nuovamente cittadini e operatori e professionisti della Sanità”. Il caso di Alessandria

Sale la protesta: “A pagare non siano nuovamente cittadini e operatori e professionisti della Sanità”. Il caso di Alessandria

E’ ormai terminata la luna di miele a vantaggio della Giunta Regionale, nel delicato ed intricato sistema sanitario Regionale.

Sta montando la protesta dei cittadini e delle organizzazioni dei professionisti e degli operatori sanitari, contro le carenze del sistema ed i paventati tagli alle prestazioni.

I Pronto soccorso della Regione sono sprovvisti di medici. Le code, che il centrodestra intendeva debellare, continuano inesorabili. In più, mancano figure essenziali, come i chirurghi e gli anestesisti.

Nientemeno che al PS del Mauriziano di Torino, ove in un normale giorno feriale,  cittadini infortunati sul lavoro e bisognosi di cura, vengono rimandati a casa malconci, con l’invito di presentarsi il giorno seguente dal chirurgo.

I centralini dei giornali stanno ricevendo le proteste degli utenti che c’invocano di occuparci del problema.

C’è di più. In alcuni ospedali, come ad Alessandria, vengono perentoriamente invitati i medici di ogni specialità a ricopre i turni del PS, sfiorando l’illecito.

Le associazioni di categoria si stanno già muovendo,  verso la direzione generale dell’assessorato, e, se del  caso, ricorreranno all’autorità tutoria, per segnalare l’arbitrio della propria ASO.

Nel contempo, la Direzione generale dell’ A.O” SS Antonio e Biagio e C. Arrigo” di Alessandria stipula una convenzione per il 2020, con la quale “ autorizza il proprio personale medico dipendente e convenzionato assegnato alla S.C. SEST 118 AL, con esclusività di rapporto, ad effettuare presso i DEA - Pronto Soccorso dell’ASL AL, sedi di Casale Monferrato, Novi Ligure, Tortona, Acqui Terme, Ovada, prestazioni in materia di copertura di turni di guardia attiva di DEA - Pronto Soccorso, fuori orario di servizio.

L’A.O. AL autorizza altresì il proprio personale medico dipendente assegnato alla S.C. Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza, con esclusività di rapporto, allo svolgimento dell’attività in argomento.

L’A.O. AL fornisce all’ASL AL i nominativi dei Medici in possesso dei requisiti per lo svolgimento della

guardia attiva, individuati sulla base dei seguenti requisiti:

Medico Dirigente della S.C. SEST 118 AL;

Medico Convenzionato titolare di incarico a tempo indeterminato nei servizi di emergenza sanitaria

118, con almeno 18 mesi di frequenza documentata presso DEA/PS e PPI;

Medico Dirigente della S.C. Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza.

Si intende assunta dall’A.O. AL ogni responsabilità circa l’osservanza della normativa vigente in materia di incompatibilità e libera professione”.

Questo l’amaro commento dei medici delle specialità di medicina di Alessandria:” La nostra azienda, mentre manda noi non equipollenti allo sbaraglio e gratis in pronto soccorso, cede ALL'ASL di Alessandria a pagamento copertura dei turni di pronto soccorso degli ospedali di provincia con gli urgentisti del nostro DEA e del nostro 118”!!!!!

Così si lucra sulle prestazioni esterne dei propri medici, per poi cercare in modo improprio di ricoprire i turni al PS.

Inaudito!

L’assessore Icardi, in previsione della presentazione in Consiglio Regionale del Bilancio dichiara;” La situazione è drammatica, siamo con un piede nel piano di rientro. La situazione dei conti di piazza Castello non consentirà quest'anno di trovare risorse aggiuntive per tamponare le emorragie finanziarie che qua e là dovessero manifestarsi, per questo la parola d'ordine è "responsabilità".

Icardi conferma che chi non sta dentro i parametri finanziari stabiliti “salta”.  Queste dichiarazioni sono accolte con riserva anche da significativi settori della maggioranza, mentre il Presidente Cirio si dimostra  maggiormente prudente, pur non negando la gravità della situazione.

Non restano silenti le organizzazioni di Categoria. Per il Nursing Regione Piemonte “Esprimiamo forte preoccupazione infatti in previsione di un prevedibile taglio del personale che rappresenta sempre la prima risposta a queste inefficienze. Non vorremmo che a pagare il prezzo di una incapacità dirigenziale a trovare soluzioni per nuove economie, siano nuovamente operatori e professionisti della sanità che hanno sostenuto il sistema per anni di blocco del turn over con enormi sacrifici, dichiara Francesco Coppolella, segretario regionale del Nursind.

“Adesso, a differenza di quanto fatto in precedenza, chi è chiamato a governare le aziende sanitarie piemontesi ed in particolari quelle con maggior deficit, ci dicano fin da subito e con la massima trasparenza quali saranno le strategie e le economie che si vogliono portare avanti condividendo con operatori, parti sociali e territorio le scelte programmatiche. Da parte nostra, prosegue il segretario del Nursing, non possiamo accettare nuovi tagli sul personale addetto all’assistenza. Chiediamo che la regione ci rassicuri sotto questo aspetto affinché non si tolga ulteriore ossigeno ai servizi e si possa lavorare in sicurezza e con dignità”

Nursind chiede che le aziende contestualmente alla presentazione delle nuove misure che intendono intraprendere presentino anche i piani di fabbisogno del personale, assicurando le carenze che ancora tutt’ora esistono in molti servizi, il turn over e le sostituzioni per qualsiasi motivo.” Si trovino altre soluzioni per evitare gli sprechi, prosegue Coppolella. Crediamo servino programmazioni a lungo termine che valorizzino il personale in modo che lo stesso sia in grado di dare risposte alle attuali esigenze di cura e di assistenza della nostra sanità regionale, evitando sprechi e costi dovuti alle complicanze di una mancata risposta come ad esempio le cronicità, gli anziani e il territorio”

Analoghe prese di posizione provengono da Anaao Assomed Piemonte , Fondazione Promozione Sociale Onlus  e altre sigle minori, che in sintesi dichiarano che “i tagli, se necessari, non dovranno scaricarsi sui servizi. Cioè sul personale sanitario, e sui pazienti.” 

Siamo sempre stati gli alfieri di un corretta amministrazione dei Conti pubblici e della messa ala bando degli sprechi. Vorremo comunque ricordare all’assessore Icardi che la Tutela della salute è un principio garantito dalla nostra Costituzione.(art 32). Se poi alla base del “grido di dolore” della Giunta ci sai un regolamento di conti in atto o in prospettiva, non siamo certo palatini di nessun tornaconto individuale.

Se invece venisse meno la tutela della salute dei Piemontesi e la difesa della professionalità dei nostri clinici, non potremo continuare a tacere.

 

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Articolo pubblicato il 06/02/2020