Giampiero Leo in difesa della cultura
La Reggia di Venaria

Indispensabile sostenere il settore fondamentale per lo sviluppo turistico-culturale del territorio

“Come è evidente, la manifestazione degli enti e delle istituzioni culturali organizzata a Venaria, non è contro il ministro Galan che, anzi, nella lettera redatta dagli stessi organizzatori riceve significativi apprezzamenti per l’impegno che sta mettendo a rilanciare un ministero invero assai debole. L’iniziativa invece è giustamente rivolta a tutto il sistema della politica, nonché delle fondazioni bancarie e di altri potenziali erogatori di risorse, per segnalare la situazione limite a cui è ormai giunto il mondo della cultura”.

 

Con queste parole il consigliere regionale del Pdl Giampiero Leo (in foto) commenta la protesta messa in scena oggi dagli operatori del mondo della cultura, organizzata durante la visita del ministro Galan a Venaria in occasione della giornata nazionale del Teatro.

 

“Ha ragione – ha proseguito Leo – l’assessore regionale alla cultura Michele Coppola: ulteriori tagli andrebbero a colpire il cuore stesso del sistema cultura, spazzando via centinaia di posti di lavoro qualificati e mettendo in crisi una realtà turistico-culturale che negli ultimi 15 anni, a partire dai primi determinanti provvedimenti del governo Ghigo, ha cambiato l’immagine e la realtà della nostra regione, a partire dalla sua capitale Torino”.

 

“Dal momento che il presidente Cota – ha precisato l’esponente azzurro – si è dimostrato così fattivamente sensibile ai temi dell’occupazione, e dell’occupazione giovanile in particolare, possiamo ragionevolmente sperare che voglia cogliere questo allarme disperato proveniente da un mondo che negli ultimi anni ha dato così tanto, da tutti i punti di vista, alla nostra regione”.

 

“Per questo motivo – ha affermato in conclusione  Leo – dopo averne discusso ampiamente all’interno del Gruppo  consiliare regionale del Pdl, la consigliera Rosa Anna Costa e io abbiamo ritenuto di contribuire a redigere e firmare una mozione che riafferma questi principi, speranzosi che molti altri colleghi di maggioranza e minoranza vogliano firmarla, come già fatto dai consiglieri Stata e Pentenero, co-redattori della mozione”.

 

 

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Articolo pubblicato il 07/07/2011