“Le parole di Perino contro l’opera ed il lavoro delle forze dell’ordine suonano come una minaccia inaccettabile, una grave provocazione di chi evidentemente non conosce il senso di responsabilità. Ostinarsi ad impedire o a rallentare ulteriormente i lavori per la Tav e' una violazione delle regole democratiche. Se il movimmento No Tav e' riuscito ad inchiodare per anni l’opera ora non pensi di replicare. Il tempo e' scaduto. Il confronto non e' mai cessato ma non cederemo alla prepotenza per timore di una minoranza senza buon senso”.

Con queste parole Augusta Montaruli, vicepresidente del Gruppo consiliare regionale del  Popolo della Libertà, condanna le esternazioni del leader dei No Tav Perino che ha dichiarato, in una conferenza stampa, che l’intenzione delle prossime manifestazioni non sarà quella di riconquistare la Maddalena ma di far spendere soldi inutilmente allo Stato che deve garantire, con l’utilizzo delle forze dell’ordine, la sicurezza dei lavoratori. 

“Se questo è lo spirito delle manifestazioni – continua Montaruli – viene ancora una volta svelata la vera identità di questi contestatori che, più che essere contrari all’opera, sono costantemente desiderosi di uscire sulle pagine delle cronache esclusivamente per i loro atti intimidatori e violenti, sinonimo di delinquenza più che di contestazione”.

“I partiti che sono contrari all’opera – afferma ancora Montaruli – invece di partecipare alla manifestazione del 3 dovrebbero richiamare i No Tav alla ragionevolezza ed ad accettare le regole e la democrazia”

“Dopo le lesioni alle forze dell’ordine, ai lavoratori dei cantieri e la vile aggressione nei confronti del titolare dell’impresa che gestisce il cantiere – conclude Montaruli – l’opera non ha più scuse per essere interrotta: lo vogliono la Valsusa, il Piemonte, l’Italia e l’Europa”.