1° gennaio 1821: nasce a Vercelli l'architetto Amedeo Peyron

Omonimo di altri illustri esponenti della sua famiglia, realizza l'Aula provvisoria del Primo Parlamento Italiano nel cortile di Palazzo Carignano a Torino - I suoi disegni sono utilizzati a Roma per la costruzione dell’aula di Montecitorio

Amedeo Peyron è un nome ricorrente a Torino: esiste una via Amedeo Peyron nel quartiere San Donato, dedicata al sacerdote nato a Torino, il 2 ottobre 1785, filologo, docente universitario e senatore del Regno di Sardegna, morto a Torino il 27 aprile 1870.

 

Lungo la via Peyron troviamo la piazza Amedeo Peyron, intitolata all’avvocato nato a Torino, il 5 novembre 1903, che dal 1951 al 1962 è stato Sindaco di Torino, dove è morto il 22 luglio 1965.

 

L’Amedeo Peyron oggetto del nostro interesse è nato a Vercelli, il 1° gennaio 1821. Suo padre Prospero è fratello del sacerdote filologo. Ne raccontiamo la biografia grazie al documentato scritto che gli ha dedicato un suo discendente, il professor Ettore Peyron.

 

Il Nostro è allievo e collaboratore del matematico Giovanni Plana (Voghera, 1781 – Torino, 1864), si laurea a Torino in Ingegneria civile ed Architettura poi si specializza in ingegneria ferroviaria. Progetta e costruisce ferrovie come la Torino-Savona, la Torino-Susa, la Torino-Ivrea, la Torino-Ceres, la Bussoleno-Modane; è consulente per il traforo del Fréjus, per il Canale Cavour e del marchese De Lesseps per il Canale di Suez.

 

Nel 1857, mediante una cerchiatura in ferro restaura la volta e le pareti della sala del Parlamento Subalpino in Palazzo Carignano, gravemente lesionate da importanti fratture. Camillo Cavour lo nomina Architetto della Camera.  

 

È Peyron che aumenta il numero dei seggi dai 204 iniziali fino a 300, per accogliere i deputati degli Stati di nuova annessione al Regno. Dopo la seduta del 30 aprile 1859, la sala del Parlamento Subalpino è insufficiente ad ospitare i deputati di tutto il Regno d’Italia. Così, dall’ottobre 1860 al gennaio 1861, in tre mesi soltanto, l’architetto Peyron progetta e realizza, nel cortile di Palazzo Carignano a Torino, l’Aula provvisoria del Primo Parlamento Italiano. Con una idea molto innovativa, per questa struttura utilizza come materiali legno, ferro e vetro.

 

Scrive il professor Ettore Peyron: «L’Aula Provvisoria funzionò (…) sino al trasporto della capitale a Firenze (1865) e poi fu demolita e il materiale, soprattutto i disegni particolareggiati, utilizzati a Roma per la costruzione dell’aula di Montecitorio. Questa riproduce per forma, dimensioni e modalità nei più minuti particolari, l’aula provvisoria di Torino. A Torino restano riportati nella attuale balconata dell’aula guariniana i dipinti a tempera su tela degli stemmi delle Province del Serena.

 

Una lapide nell’androne della parte nuova del palazzo ricorda l’opera».

 

Peyron è consigliere comunale di Torino, dal 1860 al 1900, Assessore ai Lavori Pubblici e tra i primi presidenti della Società degli Ingegneri ed architetti di Torino (1870). Muore a Cavour (Torino), il 28 settembre 1903.

 

Dal suo matrimonio con la nobile Rosalia Corsi di Bosnasco sono nati otto figli: Prospero, Teresa, Filippo, Giuseppe, Zaverio, Maria, Carolina, Emanuele, ingegnere, padre di Amedeo che sarà Sindaco di Torino.

 

Anche se in misura minore rispetto ai suoi omonimi parenti, il Nostro viene ricordato. Portano il suo nome una galleria della linea ferroviaria Torino-Savona e un’altra della Torino-Modane.

 

In rete, la figura di Amedeo Peyron, oltre che dal basilare scritto del professor Ettore Peyron già prima ricordato, è ampiamente analizzata dal sito della Pro Cavour “Cavour … da scoprire tutto l’anno”.

 

 

Fonte della figura di apertura: Pro Cavour.

 

 

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Articolo pubblicato il 01/01/2020