Torino. Fca rassicura i sindacati su investimenti e posti di lavoro dopo l’accordo con Psa
Pietro Gorlier

Il responsabile Europa di Fiat Chrysler ha incontrato le associazioni di categoria: “Avanti con il piano da 5 miliardi per l'Italia e nessuna chiusura di stabilimenti”.

Le notizie relative all’accordo FCA –PSA sono state commentate nei modi più disperati, con tanta aria fritta, soprattutto da parte delle frange estreme della politica, ma le incognite basilari vertevano sulla difesa occupazionale e sul ruolo degli stabilimenti italiani nel contesto mondiale.

Oggi non siamo ancora a conoscenza del Piano Industriale, ma, dopo le positive assicurazioni di John Elkann, è seguita l’esposizione e l’analisi delle intese basilari tra i nuovi partners, in un incontro che il vertice Fca ha tenuto a Torino con le segreterie nazionali dei sindacati metalmeccanici.

Il piano di investimenti da 5 miliardi per l'Italia va avanti. Lo ha detto  il responsabile delle attività europee di Fca Pietro Gorlier nell'incontro a Mirafiori richiesto dalle organizzazioni sindacali dopo la firma dell'accordo con Psa per la fusione. La notizia arriva direttamente dai  sindacalisti presenti alla riunione. 

"Piena occupazione entro il 2022", lo rende noto Marco Bentivogli, segretario generale Fim, al termine dell'incontro tra Fca e sindacati dopo la firma dell'accordo con Psa per la fusione.

"I 3,7 miliardi di euro di risparmi annuali, da conseguire a regime con la fusione Fca-Psa, saranno raggiunti non con chiusure di stabilimento, bensì soprattutto da economie di scala su investimenti e forniture. Il nostro compito resta comunque quello di vigilare su eventuali ricadute occupazionali, poiché ogni fusione per sua natura comporta sia opportunità sia rischi", ha detto Rocco Palombella segretario generale della Uilm .

Notizie positiva, ma le attesa maggiormente pressanti riguarderanno il futuro produttivo di Mirafiori e del “Polo del Lusso “ di Grugliasco.

 

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Articolo pubblicato il 21/12/2019