Giovedì 30 giugno 2011, ore 17.30, nella Sala Azzurra di Palazzo Litta in Corso Magenta 24, Milano
Caterina Bon Valsassina,
Martin Angioni, Franco Miracco, Pierluigi Panza, Mario Resca
a colloquio con Tomaso Montanari in occasione della pubblicazione del libro A cosa serve Michelangelo? (Einaudi 2011) Nel terzo appuntamento sui temi legati ai compiti istituzionali della Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici-MiBAC della Lombardia, viene affrontato il tema della valorizzazione, punti di forza, criticità e prospettive, prendendo spunto dal recente libro di Tomaso Montanari
, in sinergia con la casa editrice Einaudi.
Una tavola rotonda che intende far emergere una pluralità di punti di vista attorno al tema fra gli esperti del settore imprenditoriale e gli storici dell’arte in confronto con l’autore e con il suo provocatorio saggio. Il caso proposto da Montanari è esemplare e mostra un’Italia che poggia sul culto dell’arte del passato: «
C’è un'idea - di casa persino al ministero dei Beni culturali italiano in questi anni - secondo cui l'Italia potrebbe diventare una grande "Disneyland culturale": ma è davvero a questo che serve il tessuto artistico e paesaggistico che abbiamo ereditato e che stiamo rovinando?» (T. Montanari, A cosa serve Michelangelo?, Einaudi 2011, quarta di copertina), e che sembra non riflettere sulla necessità di un’azione pedagogica sul e del patrimonio culturale pubblico: «nella tradizione italiana, e prima ancora in quella classica, l’arte figurativa non è mai stata un fatto privato, né tantomeno un’evasione nella neutralità morale dell’estetica: almeno tanto quanto la letteratura, l’arte ha invece strutturato il pensiero e l’identità civile del nostro Paese» (T. Montanari, op.cit. pagina VII)
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Un dibattito che richiama in modo energico le connessioni tra l’esercizio della tutela paesaggistica e del patrimonio storico e artistico da parte dello Stato e la sua valorizzazione.
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Articolo pubblicato il 24/06/2011