In molte occasioni e non solo in Italia si è parlato di svecchiare la politica ed aprire lo scenario alle nuove generazioni. Anche da noi, qualcuno ci ha provato, puntando in alto.

Possiamo fare tre nomi a caso. Angelino Alfano, Matteo Renzi e Luigi Di Maio. Tanta prosopopea e nulla più. Parafrasando celebri titoli di articoli scritti da giornalisti affermati ed autorevoli, potremo tranquillamente definire questi satiretti “gli onorevoli di panna montana” oppure “sotto il vestito, niente”, ma il significato non cambia.

Il primo, dopo essersi bruciato e ridotto a burletta, ha avuto la decenza di cambiare mestiere, gli altri due, invece resistono caparbiamente, ma sino a quando non si sa.

L’errore della scelta di un leader senza peso specifico, non può che contribuire ad alimentare il discredito sulla casata che lo esprime e relegare sempre di più la Politica, quale impegno marginale per le persone per bene.

Lasciando spazio ai monatti dello scranno parlamentare, con risultati facilmente intuibili. Per non trarci in ulteriore sconforto, oggi approfondiamo la notizia positiva che ci arriva dalla Finlandia.

Sarà la più giovane premier del mondo la finlandese Sanna Marin, 34 anni, votata dal Partito socialdemocratico, al potere nel Paese, per prendere il posto del dimissionario Antti Rinne.

Marin, al momento ministro dei trasporti, sarà anche la più giovane premier finlandese di sempre. Ex ministra dei Trasporti, è designata a capo di un esecutivo di centrosinistra formato da cinque partiti. «Non ho mai pensato alla mia età o al mio genere, io penso al perché sono entrata in politica e alla cose che ci hanno fatto vincere tra gli elettori», ha risposto a chi le chiedeva di commentare sulla sua giovane età. «Abbiamo molto lavoro da fare per ricostruire la fiducia», ha concluso.

È probabile, secondo media locali, che il parlamento approverà rapidamente la nomina di Marin e del suo nuovo Governo e che quindi sarà lei a rappresentare la Finlandia al vertice UE del 12-13 dicembre a Bruxelles. La Finlandia detiene attualmente la presidenza di turno dell'Unione europea e la manterrà fino alla fine dell'anno.

Rinne, in carica da giugno scorso, si era visto ritirare l'appoggio del suo principale alleato, il Partito di centro, dopo pesanti critiche sulla gestione del servizio postale di proprietà statale.

Fotografia: verkkouutiset.fi