Novara – Settanta opere per raccontare la Rivoluzione della Luce

Il Divisionismo primo movimento artistico d’avanguardia in Italia in una grande mostra al Castello Visconteo Sforzesco fino al 5 aprile 2020

Il Mets Percorsi D’Arte,  dopo il successo dell’anno scorso con  “L’Ottocento in Collezione” riporta nelle sale del Castello Visconteo Sforzesco una grande mostra: ”Divisionismo. La rivoluzione della luce” curata da Annie-Paule Quinsac ( professoressa emerita della University of South Caroline  che è tra i primi massimi storici dell’arte ad essersi dedicata al Divisionismo) ha l’ambizione di essere la più importante mostra dedicata al Movimento artistico del   Divisionista realizzata in questi ultimi anni.

La mostra  è strutturata in otto sezioni che contemplano settanta opere tutte di grande qualità  e bellezza provenienti da importanti musei e istituzioni pubbliche e da collezioni private.  

La realizzazione di questo progetto viene promosso   e organizzato dal Comune di Novara, dalla Fondazione Castello Visconteo e dall’Associazione METS Percorsi d’arte, in collaborazione con ATL provincia di Novara, con il sostegno  di Banco BPM( Main Sponsor), Regione Piemonte, Fondazione CRT e Esseco s.r.l.  Scrive nel catalogo Annie Paule Quinsac:”…..  sembra doveroso celebrare un movimento considerato fra le avanguardie italiane, con una mostra che ne ricordasse la nascita e il tortuoso percorso, allestita in un territorio che per iconografie protagonisti molto ha contribuito ai suoi sviluppi”.

Per la sua posizione geografica, Novara, è posta a quarantacinque chilometri dal Monferrato fonte iconografica nell’opera di Angelo Morbelli, un centinaio da Volpedo paese nativo di Giuseppe Pelizza,  la Valle Vigezzo di Carlo Fornara, pertanto   meglio di così si poteva trovare una locazione degna di ospitare una rassegna di questa portata.  Purtroppo il movimento  divisionista non è  ancora sufficientemente conosciuto dal grande pubblico e i suoi protagonisti di spicco, come sono qui rappresentati con opere dire importanti e dir poco.

Accompagna la mostra un catalogo completo ( edito da METS Percorsi d’Arte - pp. 381 riccamente illustrato €35.00)di saggi critici e tecnici, schede di ciascun dipinto, biografie degli artisti. Un volume  con l’introduzione dell’Avvocato Paolo Tacchini – Presidente del METS Percorsi D’Arte, seguono uno straordinario studio di ricerca e di un appassionato lavoro eseguito innanzitutto  dalla curatrice della mostra Annie Paule Quinsac, Francesco Maspes Elisabetta Chiodini e Angelo Enrico e il professor Roberto Consolandi.

Ordinata in otto sezioni tematiche ( con un ottimo allestimento iniziando dalla presentazione delle opere e dall’illuminazione di ognuna), l’esposizione  inizia appena varcata la soglia della magnifica cornice del Castello Sforzesco Visconteo incontrando  un’opera di Gaetano Previati “Maternità” realizzata tra il 1890 e 1891.

La tela  misura 175,5x412 cm ( e un’ispirazione all’artista dal concepimento del primo figlio), e di proprietà del Banco BPM che  in questi anni è stata prestata a mostre nazionali e internazionali  e ritorna nel capoluogo piemontese dove non è mai stata esposta al di fuori delle mura dell’istituzione bancaria, in questa occasione  viene presentata al pian terreno in modo che i novaresi e il pubblico che lo vorranno  se la  lo  potranno godersela  in qualunque momento senza il pagamento del biglietto. 

Proseguendo  si sale al primo piano  dove inizia il percorso espositivo. Nella prima sala, denominata sala del prologo, si ha  un assaggio di  opere degli artisti che andremo a  vedere iniziando dalla  scuderia di Grubicy,  capolavori unici  di Tranquillo da Cremona con “Pensierosa”, Daniele Ranzoni “il bambino Morisetti”, Giuseppe Pelizza da Volpedo con “ le ciliegie”; Angelo Morbelli con “la partita a bocce”, Gaetano Previati con “le fumatrici di hashish”, Emilio Longoni con “Le capinere”, Giovanni Segantini  con “La portatrice d’acqua” e “Dopo il temporale”.

Nella seconda sala vengono esposte alcune   tele  che documentano  la  prima uscita ufficiale del Movimento  Divisionista, avvenuta alla Triennale di Brera nel 1891. Mentre “Il trionfo del divisionismo” si sviluppa nella terza sezione con i suoi principali interpreti.  

Incontriamo eccelsi capolavori di Segantini “All’ovile”,  di Fornara “Fontanalba”, Emilio Longoni”Riflessioni di un affamato”, il dipinto commovente riporta la disuguaglianza sociale in una città in cui i poveri aumentano esponenzialmente in funzione dell’arricchimento dei pochi.

Cosa sta succedendo oggi? Nella quarta sezione è interamente dedicata al grande Giuseppe  Pelizza da Volpedo, con cinque opere fondamentali  che illustrano il percorso che l’artista ha compiuto nella sua carriera.

Nella quinta sala si sviluppa il tema della neve. Presentando un focus di    opere di Giovanni Segantini con il celeberrimo  quadro:” Savognino sotto la neve” opera che è diventa il richiamo della grande mostra novarese  con  posters, copertina del catalogo.

Si continua  con il magnifico quadro del “vespero d’Inverno” di Fornara, Cesare Maggi, Angelo Morbelli Matteo Olivero, Pelizza. La sesta sezione - varcato un corridoio - si apre con  quattro magnifiche opere di  Gaetano Previati, la prima “Migrazione in Val Padana”, seguono le “tre Marie ai piedi della Croce”; il trittico del 1902 “Sacra Famiglia” e quello del 1908 “Il vento o Fantasia”.

Nella settima  e penultima sala vengono  esposti sette magnifici disegni di Giovanni Segantini. L’esposizione si chiude poi con quadri  che trattano  gli sviluppi del Divisionismo, nei primi decenni del Novecento con imponenti  opere dei principali interpreti”primavera della vita” e “Sorriso del lago” di Emilio Longoni; “Alba domenicale” e “Meditazione” di Morbelli; “Baci di sole” e “Sole e brina” di Plinio Nomellini; ”Ora radiosa” di Carlo Fornara,  si aggiungono tele dei divisionisti meno noti, con impatto sempre forte  e legati al territorio lombardo – piemontese: Angelo Barabino, Carlo Cressini, Cesare Maggi, Filiberto Minozzi e Matteo Olivero. Una mostra che non mancherà suscitare riflessione e commozione.

Didascalie foto:

Foto copertina catalogo

Foto 1  Gaetano Previati ”Maternità” (1890-1891) olio su tela  175,5X412 cm, Banca BPM

Foto 2 Giovanni Segantini”Vacca Bagnata”(1890) olio su tela, 63,6x103 cm firmato e datato a destra G: Segantini Savognin MDCCCXC Museo Migros, Fondazione Im Grüene, Ruschlikon Zurigo

Foto 3Emilio Longoni “Ragazzina col gatto”, (1893-1896) olio su tavola 24x33cm collezione privata

Foto 4 Emilio Longoni “Riflessioni su un affamato”,Contrasti sociali  (1894) olio su tela 190x155 cm Museo del Territorio Biellese(Biella)

Foto 5 Giuseppe Pelizza  “Il ponte”, né firmato né datato (1893-1894) olio su tela, 26,5x39,2 cm Collezione privata

Foto 6 Giuseppe Pelizza “Sul fienile (1893-1894) olio su tela 133x243,5 cm, Collezione privata

Foto 7 Giovanni Segantini  “Savognino sotto la neve”  non datato (1890) olio su tela 35x50 cm Firmato e dedicato “All’intelligente in arte Luigi Dell’Acqua” Collezione privata

Foto 8  Plinio Nomellini “Baci al sole” 1908 olio su tela, 93x119 cm Galleria D’Arte Moderna Paolo e Adele Giannoni (Novara)

                                                                                             

“Divisionismo,la rivoluzione della luce” Novara Castello Visconteo Sforzesco – dal 23 novembre 2019 al 5 aprile 2020.  

 Orari da lunedì a venerdì 9.00-13.00/ 14.00-18.00 sabato e domenica 9.30-13.00/ 13.30-17.00. Informazioni: ATL  Tel.0321.394059. Informazioni online e social METS Percorsi d’arte www.metsarte.com

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Articolo pubblicato il 30/11/2019