Il Nabucco Colossale il 22 giugno all'Olimpico di Torino
La locandina

Lo Stadio torinese diventerà una sorta di “Arena di Verona” per la grande opera del compositore italiano.

L’estate 2011 è iniziata con un doppio appuntamento unico per il mondo dell’opera. Dopo l’Aida colossale a Milano l’11 giugno allo Stadio Meazza di San Siro, il 22 giugno allo Stadio Olimpico di Torino arriva il Nabucco Colossale, produzione Lb-Klassik di Loretta Braschi .

 

Lo stadio Olimpico di Torino diventerà una sorta di “Arena di Verona” torinese per la grande opera del compositore italiano. Il Nabucco debuttò il 9 marzo 1842 al Teatro alla Scala di Milano, mercoledì arriva quindi a Torino all'interno dello stadio Olimpico.

 

I più celebri capolavori di Giuseppe Verdi vengono messi in scena negli stadi più importanti d’Italia. È un’occasione da non perdere, questa opera colossale nell’anno dei festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d'Italia che l’impresaria Loretta Braschi, porterà allo stadio.

 

Uno  spettacolo lirico grandioso con 600 artisti, una scenografia monumentale di 60 metri,  e i  migliori solisti di livello internazionale, come Dimitra Theodossiou, soprano drammatico, nel ruolo di Abigaille, la presunta figlia di Nabucodonosor, ultimo re di Babilonia.

 

Gli altri attori protagonisti, tutti  di comprovata fama, sono per Nabucco, il baritono Carmelo Corrado Caruso (a sx), per Zaccaria il basso Enrico Iori (a dx), per Fenena il mezzo soprano Tiziana Carraro e il tenore Alberto Angeleri per Ismaele. Il calendario di eventi del 2011 sembra l’incarnazione di un concetto di stadio contemporaneo, già affermato in tutta Europa, che le società calcistiche stanno cercando di costruire ormai da anni.

 

Stadio che resti legato alle proprie radici calcistiche, ma che sappia aprirsi ad altri sport e soprattutto a una varietà molto più ricca di eventi e generi di spettacolo.

 

A Torino, qualche illustre precedente c’è: nel 1923 allo “Stadium”, il più grande stadio italiano costruito nel 1910 in piazza d’Armi, venne rappresentata la “Passione di Cristo” e fu ospitato un carosello storico sabaudo, mentre la lirica andò in scena nel 1924 con “Aida” e nel 1929 con “Carmen” al Motovelodromo.

 

Il Nabucco è considerata l’opera più risorgimentale di Giuseppe Verdi. L’aria degli schiavi Ebrei “Và pensiero sull’ali dorate” è l’aria più toccante degli schiavi Ebrei e nello stesso tempo quella in cui si è riconosciuto il popolo italiano durante il dominio austriaco.

 

L’opera mette in scena la storia dell’ultimo re dei Babilonesi, Nabucodonosor, che concede la libertà agli Ebrei e ordina al popolo di Israele di costruire un tempio, per il suo dio grande e forte, il solo degno di essere adorato.

 

La parte di Abigaille, una delle più impervie che Verdi abbia mai composto per la voce di soprano, richiede un soprano drammatico agile, di smisurata potenza e flessibilità vocale, tant’è che il personaggio è uno dei più difficili dell’opera italiana. È interpretata dal soprano greco Dimitra Theodossiou che viene denominata la nuova Callas per la sua vocalità potente, e che anche quest’anno canterà in questo difficile ruolo all’Arena di Verona.

 

La soprano si è specializzata sotto la guida di Birgit Nickl .Ha ricevuto numerosi premi ed è stata ospite nei teatri più prestigiosi al mondo, dal Teatro alla Scala di Milano al Konzerthaus di Vienna.

 

Alberto Veronesi  è poi, il direttore musicale dell’Opera Orchestra of New York e del Teatro Petruzzelli di Bari. Diplomato a pieni voti in Pianoforte, Composizione e Direzione d’Orchestra presso il Conservatorio Verdi, ha condotto una vasta ricerca nell’ambito del repertorio operistico del tardo Ottocento, inizio Novecento. È stato direttore Musicale di importanti orchestre e festival, ed ha diretto orchestre di calibro internazionale.

 

L’orchestra filarmonica europea, formata da 100 elementi, e il coro da 200 elementi completano questo spettacolo musicale unico nel suo genere.

 

Il Nabucco è ambientato in Babilonia al tempo del re Nabucodonosor. Ismaele nipote del re di Gerusalemme, salva la vita a Fenena, figlia del re di Babilonia. Abigaille, sua sorella ed innamorata anch’essa di Ismaele, si ripromette di cancellare dalla faccia della terra il popolo maledetto cui appartiene l’uomo che l’ha respinta.

 

Nabucco, persa la ragione in un delirio di onnipotenza, viene spodestato da Abigaille, che minaccia di uccidere gli ebrei, inclusa la convertita Fenena. Nabucco però torna in sé, e riesce a tornare libero. La sua conversione al Dio degli ebrei causa immediatamente un divino prodigio, l’ordine e la pace sono ristabiliti.

 

Nabucco è la terza opera con il titolo originale completo Nabucodonosor di Giuseppe Verdi e fu quella che ne decretò il successo, composta su libretto di Temistocle Solera.

 

Pochi forse sanno che, in origine, il nome  Nabucodonosor  data la lunghezza dello stesso sulla locandina, venne diviso in due righe e cioè “Nabucco” e, a capo, “Donosor” ma la gente faceva caso solo alla prima riga. Da qui la diffusione del nome dell’opera fino ad oggi come del “Nabucco”.

 

I prezzi dei biglietti sono davvero per tutte le tasche.

 

Costeranno dai 20 agli 80 euro e in caso di maltempo se la perturbazione avrà inizio prima dello spettacolo o durante i primi 2 atti, lo spettacolo verrà sospeso e rimandato al giorno seguente.

 

Nel caso di forte maltempo dopo l’inizio del 3°atto, lo spettacolo verrà sospeso. I bambini fino a 6 anni entrano gratis se tenuti in braccio ai genitori.

 

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Articolo pubblicato il 19/06/2011