“Il successo del tavolo di lavoro instaurato in commissione, che ha presentato un documento bipartisan, dimostra che la Regione deve necessariamente ricoprire un ruolo importante su un tema così delicato”.

Con queste parole il Consigliere regionale del Popolo della Libertà Massimiliano Motta commenta l’approvazione in commissione del testo della proposta di legge sulle disposizioni in materia di cremazione, disposizione, affidamento e dispersione ceneri, servizi necroscopici e funebri.

“L’unica perplessità che rimane dopo questo grande lavoro condiviso – afferma Motta, che ha seguito in prima persona i lavori preparatori per questa proposta – riguarda l’introduzione della figura professionale del medico di medicina generale che, come proposto dall’opposizione, dovrebbe essere paragonato al medico necroscopo attualmente in servizio presso le ASL”.

 “E’ impossibile – precisa il Consigliere del Pdl – che la constatazione e la verifica sulle cause di morte siano eseguiti da uno stesso sanitario. Il primo può essere anche eseguito dal medico di medicine generale, il secondo, come normato, da un altro sanitario con funzioni di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio che ha l’obbligo di verificare l’attendibilità delle cause di decesso. Ovviamente il medico di medicina generale non può rivestire il ruolo di medico necroscopo ma non può neanche accentrare i due ruoli nella sua professionalità”.

“Per queste motivazioni richiederemo, quindi, un parere all’avvocatura di Stato – conclude Motta - al fine di verificare la possibilità che il controllato ed il controllore possano essere la stessa persona

Tale condizione, ovviamente, dovrà essere estesa anche all’interno delle strutture ospedaliere”.