Sardine marce e grillo parlante

Le amenità dello sfasciume pendulo

Nel  panorama della pseudo politica dell’Italia allo sfascio, vanno di moda gli animali. L’elefantino è ormai un vecchio ricordo ed oggi è il tempo delle sardine figlie ” non legittime ” dei movimenti giustizialisti e manettari dei girotondini e del popolo viola.

Abbiamo purtroppo memoria dei lanciatori di monetine che inneggiavano alla galera per i politici della prima repubblica, ma con accanimento particolare nei confronti di Craxi, che dava fastidio all’unico partito risparmiato dalle Procure. Ma forse  queste manifestazioni sono veramente spontanee. Anche se, a parte il decalogo delle sardine bolognesi, le parole d’ ordine sono unicamente anti leghiste.

E purtroppo in mezzo a loro vediamo nuotare vecchi ed usurati arnesi della politica, a partire dal sindaco Leoluca Orlando “Cascio” come lo appellava Francesco Cossiga, che poi sono i rappresentanti di quel potere e di quel palazzo che le sardine vorrebbero contrastare.

Passerebbero dal mare aperto all’olio bollente. Sardine ormai marce o ingoiate anzitempo dal pescione grosso.

E’ riapparso anche  un altro animale, il Grillo parlante. Il comico genovese silente da un po’ di tempo, è  tornato a parlare, anzi a sbraitare. Con la sua creatura in crisi. è corso a portare soccorso e a dettare la linea: Giggino non si tocca, avanti col PD e non rompete …...

Le sue urla hanno sempre fatto effetto, ma oggi i cinquestelle sono lacerati e divisi. Il governo li ha sfiancati e ha messo in evidenza la loro impreparazione ed il loro disorientamento dinanzi alle questioni serie.

Tira un ventaccio per il nostro Paese e passato il Natale, dove tutti sono più buoni, sicuramente  ne vedremo delle belle. Vero Giggino?

Fotografia Strettoweb

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Articolo pubblicato il 26/11/2019