Rita Levi Montalcini, una donna libera, a Ivrea (Torino)

Per la rassegna dei «Venerdì del Botta», la giornalista Carola Vai presenta il suo ultimo libro

Fonte: Ufficio stampa del Liceo "Carlo Botta" - C.so Re Umberto 37 - 10015 IVREA - tel. 0125 641168, www.liceobotta.it e-mail: ufficiostampa@liceobotta.it, mobile 3476773249 - dott. Fabrizio Dassano

 

Per la rassegna dei “Venerdì del Botta”, venerdì 29 novembre alle ore 14:45 presso l’Auditorium “Giovanni Getto” del Liceo “Carlo Botta”, a cura dell’Associazione “Amici del Botta” vi sarà ospite la giornalista Carola Vai con il suo ultimo libro: “Rita Levi Montalcini, una donna libera”.

Introduce Lucia Mongiano, preside del Liceo “Carlo Botta”.

 

Carola Vai - Laureata in Lingue e Letterature straniere, giornalista professionista e scrittrice.

 

Ha lavorato in varie testate tra le quali: “la Gazzetta del Popolo”, “La Stampa”, “Il Mattino” di Napoli, “Il Giornale” di Montanelli. Per 20 anni all’AGI (Agenzia Giornalistica Italia) dove è stata responsabile della redazione regionale Piemonte-Valle d’Aosta. Relatrice e moderatrice in convegni in Italia e all’estero, svolge inchieste legate a fatti regionali, nazionali e internazionali.

 

Consigliere dell’Ordine Giornalisti del Piemonte fino al 2010, poi componente del consiglio di amministrazione della Casagit (Cassa Autonoma Assistenza dei Giornalisti Italiani). 

 

Scrittrice di libri tra cronaca e storia, tra i libri scritti ricordiamo:

 

Torino alluvione 2000. Per non dimenticare (Alpi Editrice, Torino, 2000).

 

Evita, regina della comunicazione (CDG, Roma, 2009).

 

In politica se vuoi un amico comprati un cane. Gli animali dei potenti (Daniela Piazza Editore, Torino, 2011).

 

 

Rita Levi-Montalcini

Una donna libera

Rubbettino Editore, Torino, 2019

 

Chi era veramente Rita Levi-Montalcini? Una visionaria dotata di ferrea volontà per affrontare il presente sognando il futuro, oppure una tessitrice di rapporti che per sbarazzarsi dei condizionamenti ambientali era disposta a trascurare chiunque si frapponesse tra lei e suoi obiettivi?  

 

Per capirla occorreranno forse decenni. Rita nacque in un periodo senza telefoni, televisione, aerei, computer, sanità pubblica, voto alle donne, pensione. Morì quando tutto quanto citato era stato raggiunto. Ma lei in 103 anni di vita conquistò il Premio Nobel per la Medicina, divenne senatrice a vita, incontrò papi, presidenti degli Stati Uniti e della Repubblica Italiana, re, regine, capi di governo di mezzo mondo. Una scienziata tenace, ma pure una donna, capace di tenerezze ripetute come raccontano molti episodi di questo libro.

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Articolo pubblicato il 27/11/2019