Con «MuseiAmo» alla scoperta della cultura, della storia, della scienza e dell'arte in Piemonte
Museo di Antropologia Criminale "Cesare Lombroso" di Torino

Si inizia con la visita al Museo di antropologia criminale «Cesare Lombroso» di Torino

Fonte: Ufficio Stampa Città metropolitana di Torino.

 

 

Sabato 30 novembre con la visita al Museo di antropologia criminale “Cesare Lombroso” inizia la quarta stagione delle visite guidate teatrali del progetto “MuseiAmo” (www.museiamo.it), ideato dall’attore e regista Davide Motto e da Vincenzo Valenti e patrocinato dalla Città Metropolitana di Torino. L’ideazione e la realizzazione del progetto sono a cura di Oikos Teatro e ART.Ò.

 

“Museiamo” consente di vivere la storia e l’autenticità dei luoghi con un’ottica diversa. Quest’anno, il file-rouge che unisce i 18 siti coinvolti è un set cinematografico per celebrare Torino Capitale del cinema 2020.

 

Gli attori-guide impersoneranno un regista e un attore da provinare che, con l’aiuto e il coinvolgimento del pubblico, dovranno girare un “colossal” che valorizzi il patrimonio culturale piemontese.

 

Le tappe nei musei prevedono due visite, alle 15 e alle 16,30, ad eccezione del Museo della Scuola e del Libro per l’infanzia, visitabile alle 15,30 o alle 17.

 

La visita unica alla pinacoteca e al Sacro Monte di Varallo inizierà alle 15,30.

 

Il biglietto d’ingresso costa 6 euro, scontati a 5 per i possessori della Carta Torino Musei. L’ingresso è gratuito per i bambini fino a 6 anni.

 

Sono partner dell’iniziativa l’Abbonamento Musei Torino Piemonte, il DAMS dell’Università e l’Atl "Turismo Torino e provincia", che assicura la segreteria organizzativa degli eventi.

 

Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare l’Ufficio del Turismo di Ivrea dell’Atl “Turismo Torino e provincia”, chiamando il numero telefonico 0125-618131 o scrivendo a info.ivrea@turismotorino.org

 

SI PARTE DAL MUSEO LOMBROSO

 

Come detto, la prima tappa di MuseiAmo sarà, sabato 30 novembre il Museo di antropologia criminale, riallestito nel 2009 a cento anni dalla morte di Cesare Lombroso, fondatore della disciplina. Le collezioni comprendono preparati anatomici, disegni, fotografie, corpi di reato, scritti e produzioni artigianali e artistiche, anche di pregio, realizzate da internati nei manicomi e da carcerati principalmente nella seconda metà dell’Ottocento. Il nuovo allestimento intende fornire al visitatore gli strumenti necessari a comprendere l’epoca storica in cui Lombroso si trovò a formulare le sue teorie su due principali categorie sociali: i criminali e i malati psichiatrici, sottolineando anche gli errori da lui commessi e le aperture a nuove discipline antropologiche che si svilupparono durante tutto il Novecento.

 

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Articolo pubblicato il 26/11/2019