Il Governo e l’Appendino sono travolti dal monopattino e non comprendono neppure il perchè

Maccanti (Lega): “Il caos monopattino si estende al governo. Anche il ministero non ha idee di cosa fare”

Dopo lo squallore consumato lunedi in consiglio comunale e le dimissioni del comandante della Polizia Municipale e dell’assessore Finardi,  regna un’apparente calma piatta in Comune. Ma gli echi dell’ulteriore tonfo della sindaca, hanno avuto una riprova anche alla Camera dei Deputati.

Ieri, come già annunciato, la deputata torinese Elena Maccanti capogruppo della Lega nella Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera, ha presentato un question time al ministro De Micheli. A Roma, a quanto ci riferisce la nostra parlamentare il caos e la dabbenaggine riescono a superare perfino le alzate d’ingegno della lunare ed incosciente assessore Lapietra.

Anche il Governo è nel caos più totale sulla sperimentazione del monopattino elettrico. Nessuno sa se le multe fatte dalla Polizia municipale di Torino siano valide, quali sanzioni debbano essere emesse in caso di utilizzo irregolare del mezzo e quali siano le conseguenze in caso di incidente”.

Lo sottolinea la deputata Elena Maccanti, che ieri ha presentato un question time al ministro dei Trasporti Paola De Micheli per chiarire quale sia la posizione del Governo sull’incredibile pasticcio che si è verificato a Torino sulla sperimentazione del monopattino.

Quale risposta è stata data dal Governo?

“La risposta che ha dato in commissione il sottosegretario Roberto Traversi, a nome del Governo, è assurda e fa ben capire quanto il Ministero non tenga minimamente in considerazione il problema – accusa Maccanti -. Ci è infatti stato detto che, dopo tutto quanto accaduto in queste settimane, gli uffici del Ministero dei Trasporti e del Ministero dell’Interno stanno ancora verificando in quale tipologia di veicoli debbano rientrare i monopattini elettrici. Non solo: il Governo dice di voler attendere l’emanazione di una normativa europea prima di formulare una norma nazionale”.

E quindi?

“In pratica, il Governo non sa minimamente cosa fare, non ha alcuna idea su come si possa procedere né su come debbano essere considerate le multe già fatte. E se mai dovesse accadere un incidente, quali sarebbero le conseguenze per chi utilizza il monopattino e per i pedoni o gli altri veicoli coinvolti? Come Lega presenteremo presto emendamenti al Codice della Strada per sbloccare questa incredibile vicenda e dare delle risposte ai cittadini” aggiunge Maccanti.

Situazione inverosimile, per non dire grottesca!

“In tutto questo – conclude – non si può non ricordare come questo colossale pasticcio sia stato causato in primo luogo dall’incapacità della Giunta 5 stelle che guida la Città di Torino, del suo assessore Lapietra e del sindaco Appendino, ancora una volta completamente assente quando si tratta di prendere posizioni chiare. Appendino che per mesi si è disinteressata dello scontro interno alla sua maggioranza, preferendo ignorare il problema. A rimetterci è stato il comandante della Polizia municipale Emiliano Bezzon, ma soprattutto, per l’ennesima volta, a rimetterci è la credibilità della Città e sono i torinesi, che sono stufi di essere presi in giro da chi gioca a fare l’amministratore”.

Da un Governo che non è in grado di classificare un monopattino elettrico, cosa potremo aspettarci per la soluzione del gran pasticcio ILVA e più in generale su problematiche basiari per il futuro del Paese?

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Articolo pubblicato il 07/11/2019