Cinema a Palazzo: quarta rassegna di film sui diritti sociali e civili

Torino - Palazzo Lascaris via Alfieri 15, dal 15 giugno al 7 luglio 2011

Il Consiglio regionale del Piemonte apre ancora una volta al pubblico cittadino il cortile d’onore della sua sede di Palazzo Lascaris proponendo, dal 15 giugno al 7 luglio 2011, la quarta edizione di Cinema a Palazzo, organizzata in collaborazione con AIACE Torino.

 

Ormai appuntamento fisso dell’estate torinese, la rassegna all’aperto di film sui diritti sociali e civili ospitata nell’originale e incantevole “cinema sotto le stelle” che fin dall’esordio ha incontrato grande gradimento, riscuotendo consensi crescenti di anno in anno, presenta un variato cartellone di produzioni nazionali e internazionali.

 

Gli otto titoli proposti palesano – nelle parole del presidente del Consiglio Regionale del Piemonte, Valerio Cattaneo – «l’ampia mutazione culturale che ha percorso l’ultimo decennio» e affrontano «talvolta ironicamente e in modo leggero, l’analisi di vizi e virtù, di sogni e realtà in una prospettiva interdisciplinare, coinvolgendo cultura, letteratura, storia e politica».

 

Occasione di svago, quindi, e al contempo di riflessione, la rassegna articola il tema portante in molteplici generi, storie e prospettive: dalla lotta dell’individuo nei confronti del potere (Changeling di Clint Eastwood, Il giardino dei limoni di Eran Riklis), ai suoi rapporti con se stesso e con gli altri (Departures di Yojiro Takita, Le invasioni barbariche di Denys Arcand), dai cambiamenti sociali e dalle trasformazioni dell’universo femminile che trascendono i confini geografici (Due partite di Enzo Monteleone, Caramel di Nadine Labaki), alle nuove inquietudini collettive e personali alimentate dai fantasmi della guerra, della violenza e della sopraffazione (Oltre le regole - The Messenger di Oren Moverman, Il segreto dei suoi occhi di Juan José Campanella).

 

Ingressi:

Tutte le proiezioni sono a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili (150). I pass d’ingresso (massimo due a persona) sono in distribuzione il giorno della proiezione a partire dalle ore 20.30. Per gli spettatori che hanno ritirato il pass il posto è assicurato fino alle ore 21.30.

In caso di pioggia la proiezione sarà annullata e non sarà recuperata in altra data.

 

Info:

Consiglio regionale del Piemonte, Via Alfieri 15, Torino, tel.  011 5757245; www.consiglioregionale.piemonte.it

AIACE Torino, Galleria Subalpina 30, Torino, tel. 011 538962, e-mail: aiacetorino@aiacetorino.it, www.aiacetorino.it

PROGRAMMA

 

Mercoledì 15 giugno, ore 21.30

Changeling (id.) di Clint Eastwood con Angelina Jolie, John Malkovich, Jeffrey Donovan, Colm Feore (Usa 2008, 140’)

Los Angeles, marzo 1928. Christine Collins lascia a casa da solo il figlio Walter. Al ritorno dal lavoro fa una terribile scoperta: il bambino è stato rapito. Cinque mesi dopo la polizia locale sembra aver risolto il caso: consegna infatti a Christine un bambino che dice di esser Walter, ma la madre sostiene che il ragazzino ritrovato non è suo figlio. La donna porterà avanti le sue ricerche con l’aiuto di un reverendo. Una vicenda che diventa metafora della lotta dell’individuo nei confronti del potere e che ricorda come i diritti individuali non debbano mai venire calpestati.

 

Giovedì 16 giugno, ore 21.30

Due partite di Enzo Monteleone con Margherita Buy, Isabella Ferrari, Marina Massironi, Paola Cortellesi, Carolina Crescentini (Italia 2008, 94’)

Era il 1964 quando Mina cantava È l’uomo per me e quattro donne si incontravano intorno a un tavolo per confessare a se stesse che l’uomo che avevano sposato non era «fatto apposta per loro» né «sapeva dire parole d’amore». Nella stanza accanto, le loro bambine giocavano “alle signore”, cullando bambole e ritagliando Grace di Monaco sulle riviste. Trent’anni dopo saranno proprio le figlie – diventate donne e amiche intorno allo stesso tavolo – a incontrarsi al loro posto, mostrandoci quanto è cambiata la società italiana senza che i sogni delle madri si siano realizzati.

 

Mercoledì 22 giugno, ore 21.30

Departures (Okuribito) di Yojiro Takita con Masahiro Motoki, Ryoko Hirosue, Tsutomu Yamazaki, Kimiko Yo, Tetta Sugimoto (Giappone 2008, 131’)

Daigo Kobayashi è un giovane violoncellista costretto a tornare nella sua città natale dopo lo scioglimento dell’orchestra di cui faceva parte. Per mantenere se stesso e sua moglie Daigo accetta un impiego come cerimoniere funebre, colui che compie il rito di lavaggio, vestizione e posizionamento nella bara dei defunti. La sua nuova occupazione non è ben accetta tra parenti e amici, ma il costante contatto con la morte aiuterà Daigo a comprendere quali siano i più importanti legami e valori nella vita. Oscar 2009 come miglior film straniero.

 

Giovedì 23 giugno, ore 21.30

Le invasioni barbariche (Les Invasions barbares) di Denys Arcand con Remy Girard, Stéphane Rousseau, Dorothée Berryman, Louise Portal, Dominique Michel (Canada/Francia 2003, 99’)

Remy è all’ospedale per una malattia terminale. I suoi cinquant’anni li ha vissuti alla grande, godendo ogni piacere della vita, carnale quanto intellettuale. Ha un’ex moglie, Louise, che gli è sempre rimasta vicino, e un figlio, Sébastien, con cui non ha mai condiviso nulla. Quest’ultimo, spronato dalla madre in pena, organizza al capezzale del padre una memorabile rimpatriata tra amici, colleghi, alunni e tanti altri personaggi. Una riflessione amara sul rapporto tra individuo e società, priva però di cinismo e ricca di umanità.

 

Mercoledì 29 giugno ore 21.30

Il giardino dei limoni (Lemon Tree) di Eran Riklis con Hiam Abbass, Doron Tavory, Ali Suliman, Rona Lipaz-Michael, Tarik Copty, Amos Lavie (Francia/ Germania/Israele 2008, 106’)

Salma è palestinese, vive da sola in Cisgiordania nella casa natia e la sua unica preoccupazione è la cura del giardino di limoni che ha ereditato dalla famiglia. Il ministro israeliano Navon, suo nuovo vicino, vede nel giardino di Salma un ottimo nascondiglio per progettare attacchi terroristici: gli alberi vanno quindi abbattuti. La donna però non vuole rinunciare ai suoi limoni e, con l’aiuto del giovane avvocato Ziad, inizierà una battaglia legale. Un film che guarda dall’interno il conflitto israeliano-palestinese e che parla del coraggio di difendere la propria appartenenza.

 

Giovedì 30 giugno, ore 21.30

Caramel (id.) di Nadine Labaki con Nadine Labaki, Yasmine Al Masri, Joanna Moukarzel (Francia/ Libano 2007, 96’)

Beirut, alcune donne lavorano in un istituto di bellezza: Layale, innamorata di un uomo sposato, Nisrin, che non sa come dire al futuro marito che ha già perduto la verginità, Rima, che non riesce ad accettare di essere attratta dalle donne, Jamale, ossessionata dall’età e dal fisico, e infine Rose, che ha sacrificato i suoi anni migliori e la sua felicità per occuparsi della sorella Lili. Una commedia dolceamara ambientata in un luogo sempre sull’orlo della guerra civile, in cui un piccolo gruppo di donne che riesce a far convivere le diversità risuona come un appello alla pace.

 

Mercoledì 6 luglio, ore 21.30

Oltre le regole - The Messenger (The Messenger) di Oren Moverman con Ben Foster, Jena Malone, Woody Harrelson, Samantha Morton, Steve Buscemi (Usa 2009, 105’)

Il sergente William Montgomery, di ritorno dall’Iraq, riceve un nuovo incarico. Insieme al Capitano Tony Stone si occuperà delle visite che vengono assegnate al Casualty Notification Office: dovrà recarsi presso le famiglie per fare in modo che ricevano la comunicazione del decesso di un congiunto in guerra prima che questo divenga di pubblico dominio. Attraverso uno sguardo trasversale sul conflitto iracheno e le sue conseguenze, il film traccia il ritratto di un’America costretta a guardarsi allo specchio per riflettere sulle proprie contraddizioni sociali.

 

Giovedì 7 luglio, ore 21.30

Il segreto dei suoi occhi (El secreto de sus ojos) di Juan José Campanella con Ricardo Darín, Soledad Villamil, Pablo Rago, Javier Godino, Guillermo Francella (Argentina 2009, 129’)

Benjamín Esposito è un pubblico ministero in pensione della Procura di Buenos Aires. Da venticinque anni lo tormenta il caso dell’omicidio della giovanissima Liliana Coloto, violentata e uccisa nella capitale argentina nel 1974. Benjamín stabilisce di scriverne un romanzo e chiede aiuto all’amica e collega di un tempo, Irene. Un film che - mescolando le storie personali alla Storia della dittatura militarista Argentina tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta – dà vita a una vicenda politica di denuncia morale. Oscar come miglior film straniero nel 2010.

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 10/06/2011