Cherasco (CN) – L’arte di Pablo Picasso al Palazzo Salmatoris

Un centinaio di opere in mostra dalle ceramiche che il Maestro produsse per pochi anni a lavori dedicati alla danza e al teatro

Il Palazzo Salmatoris di Cherasco (città importante per la storia) in passato è stato teatro di grande mostre, per questo periodo autunno-inverno si presenta nuovamente   con una grande esposizione - ad uno degli artisti più influenti e rivoluzionari della storia dell’arte - :“ Picasso  e la sua eredità nell’arte italiana”. La mostra curata da Cinzia Tesio e Rino Tacchella, propone un centinaio di opere provenienti da collezioni pubbliche e private, inoltre sviluppa un intrigante percorso dedicato all’arte di Pablo Picasso e tutti quegli autori che con le loro pitture e sculture, a partire dalla fine degli Anni Dieci del Novecento ( il periodo in cui per la prima volta il Maestro ha soggiornato in Italia, ed è venuto a contatto con artisti che sono diventati di fama mondiale). Il tutto sarà possibile visitarlo fino al 12 gennaio 2020.

Di Pablo  Picasso son proposti circa una sessantina di lavori dipinti, sculture in ceramica, disegni e opere grafiche prodotti in diversi momenti espressivi.  Il Sindaco Carlo Davico e Claudio Bogetti (Assessore alle manifestazioni) :”Ospitare i capolavori come quelli di Picasso è per Cheraco un orgoglio ma anche una responsabilità, quella di dare al Maestro la meritata collocazione”.

Il cognome di Picasso con cui è passato alla storia è legato a quello della madre ( Maria Picasso y Lopez), mentre l’influenza sul giovane Pablo le venne fornita dal padre che era professore di disegno alla scuola delle belle arti che le insegnò le nozioni tecniche fondamentali della pittura.

Ogni composizione di Picasso - dicono i curatori Cinzia Tesio e Rino Tacchellacontiene idee, pensieri e soprattutto, innovazioni linguistiche ottenute utilizzando mezzi e materiali inediti, spregiudicati, a volte sconvolgenti considerato il periodo. È nel gesto che Picasso imprime i suoi reconditi pensieri, le sue invenzioni, le sue passioni per chi si sofferma a guardare le sue opere”.

Il periodo fondamentale per la sua arte in cui dipinge soprattutto nature morte in cui si aggiungono volti e figure umane è il periodo 1910-1912 che si individua come “Cubismo analitico”, mentre  quel periodo  subito dopo (1912-1914) è definito “Cubismo sintetico”: la sintesi viene realizzata con l’introduzione nei quadri di lettere stampate, listelli di legno e altri oggetti  in trompe l’oeil, attraverso collage papiers collès, che vogliono rappresentare dei veri e propri pezzi di realtà integrati nel quadro. Rappresentare questo periodo, descritto sinteticamente viene presentato  in mostra  lo straordinario capolavoro “Nature Morte avec la pipe”.

Come sappiamo la danza, il teatro erano tanto cari a Pablo Picasso, in mostra sono presenti con una serie di disegni realizzati poco dopo il tour romano. A Roma , il Maestro, incontra Balla, Boccioni, Soffici, Carrà , Depero, e in quel frangente iniziano  rapporti epistolari con Carrà e De Chirico, gli incontri avvengono nella città romana al Caffè Greco, dove nascono confronti insegnamenti e paragoni. Gli artisti italiani provano, dinanzi ai capolavori cubisti, una forte esaltazione data dal nuovo linguaggio, moderno e affine al futurismo italiano.

La sezione dedicata alla “scomposizione della forma”  analizza opere di autori come Mario Sironi, Massimo Campigli, Mario Tozzi, Renato Guttuso, Pietro Morando, Giulio D’Anna, Renato Birolli, Ardengo Soffici e tanti altri.

Con l’ampliarsi delle possibilità linguistiche nate dall’utilizzo dei materiali e l’applicazione del collage troviamo nel percorso espositivo cheraschese: gli strappi di Mino Rotella, Atanasio  Soldati, le ricerche di materiali di Burri e Informali di Enrico Baj , sino a giungere alle prove sperimentali e di grande impatto visivo delle superfici di molti maestri dell’arte moderna e contemporanea.  La rassegna termina con una sezione dedicata alla ceramica, all’esperienza, picassiana di Vallauris (ivi nel 1947 il Maestro produsse, in pochi anni, un centinaio di   esemplari in ceramica) e alla sua conseguente influenza sui maestri che hanno lavorato e prodotto ad Albissola nel savonese. La mostra è  completata con  un catalogo che contiene testi dei due curatori e la riproduzione di tutte le opere esposte.

Foto Copertina catalogo mostra

Foto 1: Pablo Picasso “Nature morte avec la pipe” 1913-14 Olio su tavola cm 18,5x24 Collezione privata.

 Cherasco (Cuneo) Palazzo Salmatoris “Picasso e la sua eredità italiana” fino al 12 gennaio 2020 . Orari di visita: da mercoledì a sabato dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30. Festivi dalle 9,30 alle 13.00 e dalle 14,30 alle 19.00. per Informazioni e prenotazioni Telefono 0172. 427050

 

 

 

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Articolo pubblicato il 30/10/2019