Cronaca dai quartieri di Torino - Atti vandalici e furti sulle auto in San Donato
Il Coordinatore Carlo Emanuele Morando con il collega Roberto Cermignani

Nel mirino della minoranza anche bilancio, anagrafe e pista ciclabile Torino - Collegno

La cronaca dai quartieri cittadini ci porta in Borgo San Donato per testimoniare, insieme con Carlo Emanuele Morando, Capogruppo in Circoscrizione 4 della Lega Salvini ed il collega Roberto Cermignani, un fenomeno negativo dilagante che da qualche tempo ha come oggetto atti vandalici e furti sulle auto.

“Da diversi mesi – ci ha detto Morando - le auto parcheggiate nel quadrante composto dalle vie Ascoli, Pistoia, Livorno, Umbria vengono prese di mira da ignoti che le scassinano al fine di depredarle”.

Morando sottolinea altresì che Il quadrante in questione raramente vede il passaggio di Polizia Municipale e Forze dell’Ordine, che sono più presenti sugli assi principali di corso Umbria e via Livorno.

Una situazione che peggiora di giorno in giorno, come abbiamo potuto constatare, e che ha prodotto un’interpellanza al Presidente della Circoscrizione 4 affinchè intervenga presso gli organi competenti per stroncare una situazione precaria che provoca generale malcontento fra i cittadini.

Morando ci ha anche ricordato, in materia di bilancio,  come non sia ancora giunta in Circoscrizione alcun resoconto sulle attività e sui risultati conseguiti nei primi mesi di operatività in merito alle due giornate di iniziative promosse da dello scorso settembre:

“Si tratta di  eventi patrocinati dalla Circoscrizione; il progetto, che si articola su diverse iniziative e spazia in più campi, ha tra i suoi obiettivi dichiarati il rilancio del commercio e delle attività locali del Borgo Campidoglio e coinvolge anche una partecipata comunale quale Iren”.

Per queste ragioni, il Coodinatore della Lega Salvini ci ha comunicato di aver invitato il Presidente e il coordinatore competente a convocare una commissione alla presenza di tutti i soggetti coinvolti nella progettualità, per l’appunto, di al fine di illustrare risultati e obiettivi raggiunti, obiettivi futuri, riscontri del territorio e per fare una valutazione generale sull’impatto del progetto sull’area interessata.

Morando fa poi riferimento, con spirito critico, alla locandina indicante :

“In data 9 ottobre 2019 veniva affissa all’ingresso degli uffici della Circoscrizione di una locandina che riportava le indicazioni sulle sedi dell’anagrafe circoscrizionale e dei Vigili Urbani, con la dicitura e il logo ufficiale della Circoscrizione. Immedesimandoci negli utenti di internet abbiamo cercato questi due servizi sul motore di ricerca, verificando che il primo risultato prodotto per entrambe le ricerche riportava l’indirizzo di via Servais 5, e solo dal secondo risultato in poi venivano fornite indicazioni corrette”.

Morando ha altresì notato come un utente accorto abbai riscontrato subito che l’indirizzo riportato era accompagnato dalla dicitura<“Circoscrizione IV>, e non o , mentre invece utenti con meno dimestichezza nell’suo dei motori di ricerca potevano non accorgersi dell’errore:

“Mi piacerebbe  sapere chi abbia autorizzato la produzione e l’affissione della suddetta locandina, correlata da logo istituzionale, e cosa volesse intendere con la dicitura , che ai più si presentava come uno sgarbato e malcelato scherno nei confronti dei cittadini meno avvezzi all’uso di internet quali possono essere i nostri anziani”.

Carlo Emanuele Morando ha poi concluso l’incontro con Civico20News denunciando la non conformità nel progetto pista ciclabile Torino-Collegno:

“La Regione Piemonte ha chiesto al Comune di Torino di adeguare il progetto riguardante la pista ciclabile Torino-Collegno per quanto riguarda l’ampiezza della sezione destinata alle biciclette, portandola a 2,5 metri, in quanto ha ritenuto la dimensione prevista non conforme alle normative vigenti. Il Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili, di cui al decreto 557 del 30/11/1999 art.7 comma 1 prevede una sezione minima di 2,5 metri per le piste ciclabili bidirezionali”.

Il 9 luglio 2019 veniva confermata l’approvazione del progetto contenente la suddetta non conformità da parte della Giunta comunale:

“Il progetto rientra nel bando Percorsi Ciclabili Sicuri e che quindi suona grottesco il fatto che la non conformità si riscontri proprio sul tema centrale della sicurezza”.

Morando, perciò, si chiede per quale motivo abbiano approvato un progetto non conforme ai regolamenti vigenti e per sapere se la non conformità fosse emersa in qualche passaggio precedente all’approvazione. 

 

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Articolo pubblicato il 28/10/2019