Com’è andata realmente la visita di Conte a TORINO?

“Mi aspettavo di più” la nota di Mino Giachino.

Una sindaca ancor più schizzata del solito ha accolto martedì scorso il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, sperando ardentemente che, con il sostegno del governo, i torinesi possano dimenticare le pochezze della sua amministrazione.

Il ruolo trainante, sempre che il governo mantenga i propri impegni, lo dovranno fare coloro che sono in grado di presentare progetti validi, cioè il presidente della Regione Alberto Cirio e la FCA.

 

Nei progetti dell’azienda è prevista la realizzazione di un centro di assemblaggio di batterie a Mirafiori (Comau sarà un partner dell’iniziativa) per accelerare l’elettrificazione dei veicoli del Gruppo.

Il nuovo “Battery Hub” decollerà nella prima parte del 2020 e sarà un vero e proprio centro di assemblaggio batterie. Verranno utilizzate le tecnologie più all’avanguardia, anche con l’utilizzo di robot collaborativi in simbiosi con gli operatori.

In una prima fase, l’investimento previsto sarà di circa 50 milioni di euro. «Fca accelera la spinta verso l’elettrificazione aggiungendo un nuovo tassello all’“ecosistema” che parte dalla filiera di fornitura per arrivare al supporto cliente», dichiara Pietro Gorlier, COO della Regione EMEA di Fca.

 

Sulle aspettative e delusioni risultanti dalla giornata torinese del premier, pubblichiamo le osservazioni di Mino Giachino.

 

“Tra chi dice “credevo peggio “, chi la definisce “strana, e per uno esigente come il sottoscritto , un po’ perché so bene la gravità della crisi e le gravi difficoltà (altro che disagio come ha detto Conte) delle aziende e della gente, un po’ per la mia esperienza da ex Sottosegretario di Stato ai Trasporti, pensavo di più.

Ricordo che i Governi DC portavano soldi e Decreti nei vari territori interessati da crisi.

E il deficit pubblico negli anni 80 era al 50% del PIL non 135.

 

Forse io sono prevenuto, perché il 5 dicembre dello scorso anno il Premier disse No alla TAV nell’incontro di Palazzo Chigi con gli imprenditori piemontesi. Conte ha cambiato opinione quando ha visto le nostre Manifestazioni SITAV , quando l’Europa ha aumentato lo stanziamento a favore dell’opera e quando ha visto che in Senato la Lega si era spostata a favore del SITAV.

 

In una giornata si poteva fare di più nell’interesse di Torino e del Paese? 

A mio parere Si perché  l’economia piemontese vale l’8% del PIL nazionale e l’Auto vale più del 6% del PIL nazionale. 

Un imprenditore l’8% del proprio fatturato lo fidelizza meglio.

 

I torinesi sono gentili , come è noto ,e forse il vizio di non dire la reale situazione economica , per non fare brutta figura, non ha fatto emergere ieri la situazione reale , ma l’Ufficio Economico di Palazzo Chigi dovrebbe sapere che cose molto pesanti come la caduta della produzione industriale per tre trimestri consecutivi e il calo degli Ordini delle Macchine Utensili del 18%(dati UCIMU) lasciano intravvedere un PIL piemontese del 2019 negativo. Se a questo aggiungiamo che dal 2001 al 2019 il Piemonte ha perso  4 punti di PIL rispetto alla media nazionale c’è da essere molto preoccupati.

E per fortuna che noi abbiamo salvato la TAV.

 

Ma il Premier deve sapere che per arrivare in piedi al 2029 ,quando verrà ultimata la TAV , Torino e il Piemonte dovranno lavorare molto duramente.

Ecco perché il Premier ieri avrebbe dovuto aprire un Tavolo TORINO con Comune e Regione , seguito direttamente da Palazzo Chigi, affinché su alcuni filoni siano gli ottimi Funzionari della Presidenza del Consiglio a tenere la fila dei Ministeri. 

Se riparte Torino ci guadagna tutta la economia nazionale.

 

In fondo dire che il Governo si impegna sulla Linea 2 della Metropolitana era scontato , perché si doveva già  procedere a progettare la Linea 2 subito dopo la inaugurazione della Linea 1 nel 2006 e perché Vi è una legge dello Stato e perché sarà il maggiore contributo a diminuire l’inquinamento a Torino.

Impegnare 50 milioni per l’Area di  Crisi di Torino non ha rappresentato un grande sforzo, Di sicuro  molto inferiore a quella promessa da DIMAIO. 

Mi aspettavo uno stanziamento per il Piano Periferie che avrebbe dato un contributo al rilancio dell’edilizia e del lavoro.

 

Così come non sarebbe stato difficile cambiare posizione, Lui che e’ un Maestro, sull’appoggio a Torino e non a Milano per la Sede Europea del Tribunale dei Brevetti.  

Bene se è un primo intervento lo stanziamento della FIAT per il Centro delle Batterie ma alla fine occorrerà un intervento almeno dieci volte superiore.

Bene la visita al Cottolengo, il saluto agli operai e la visita alla Fiat ma sono cose da ex democristiani.

Nell’interesse di Torino Spero di essere smentito. 

Professore Conte 2 a Lei la parola”.

 

Mino GIACHINO 

SILAVORO SITAV

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Articolo pubblicato il 24/10/2019