«Tranta, quaranta, tut ël mond a canta», a Torino

Presentazione del libro di Piergiorgio e Roberto Balocco dedicato a canti e filastrocche del vecchio Piemonte - Causa una laringite di Roberto Balocco, l'evento è rimandato a DOMENICA 10 NOVEMBRE

Al fine di contribuire alla diffusione dell’informazione, “Civico 20 News” ospita la locandina di questo evento culturale organizzato da “Arte Ci Pare Companìa për la difusion ëd la difusion ëd la coltura piemontèisa” che ci è stato comunicato dal Presidente Paulin Siròt.

 

Causa una brutta laringite che ha colpito Roberto Balocco, siamo costretti a RIMANDARE l'evento di domenica 27 ottobre a DOMENICA 10 NOVEMBRE

 

A Torino, domenica 27 ottobre, alle ore 18:30, ci sarà la presentazione del libro «Tranta, quaranta, tut ël mond a canta», di Piergiorgio e Roberto Balocco, dedicato a canti e filastrocche del vecchio Piemonte.

 

L’incontro si svolgerà presso la Società di Mutuo Soccorso “Edmondo De Amicis”, in corso Casale 134, a Torino.

 

Così lo presenta Paulin Siròt: «Bondi cerea a tuti. Dopo il magnifico rientro nella stagione autunnale con la serata dedicata a Georges Brassens da Giovanni Ruffino, ecco qui il secondo incontro di Arte Ci Pare che si terrà nella nostra magnifica seconda casa torinese e cioè la S.O.M.S. De Amicis di Corso Casale 134.

 

Anche questa volta musicale.

 

Piergiorgio e Roberto Balocco ci porteranno nel cuore della lingua e della storia piemontese attraverso un viaggio che partirà dei trovatori e che ci porterà alle celeberrime Canson ëd la Piòla.

 

Chi verrà avrà l’occasione di scoprire un Roberto Balocco che stupirà i più con il suo lavoro di ricerca (fatta in simbiosi con Piergiorgio) che si può tranquillamente paragonare a quello fatto da Roberto Murolo per la Campania, Nanni Svampa per la Lombardia o Otello Profazio per la Calabria.

 

Seguirà, come al solito, la meravigliosa cena in piedi con gli artisti, prenotabile o con una telefonata al mio cellulare (3470611416) oppure rispondendo a questa mail.

 

Come sempre non mancate e ... I vë spetoma, eh!

 

Paulin Siròt».

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Articolo pubblicato il 23/10/2019