Mamiano di Traversetolo (Parma) - Va in onda Carosello

Una mostra per raccontare quando la pubblicità era d’autore

Nelle stanze di   Villa dei Capolavori  della Fondazione Magnani –Rocca  è allestita  una  mostra sulla storia della pubblicità in Italia: “Carosello. Pubblicità e televisione 1957-1977”fino all’8 dicembre 2019. L’evento espositivo è curato da Dario Cimorelli, Stefano Roffi con la collaborazione di Emanuel Grossi,  è realizzato con il contributo di Fondazione Cariparma, Crédit Agricole Italia,  accompagnato da un catalogo edito da Silvana Editoriale (pp 311 riccamente illustrato), inoltre  il testo riporta anche  saggi di Omar Calabrese, Stefano Bulgarelli, Roberto Lacarbonara e i curatori.

Scrive Giancarlo Forestieri – Presidente Fondazione Magnani -Rocca:“Una mostra dedicata a Carosello  e, in generale, alla pubblicità nel periodo in cui andò in onda, è quindi il modo che un istituzione museale ha di contribuire a fissare - continua il Presidente - nella memoria storica del Paese un patrimonio di inventiva e design che è stato un esempio alto di creatività e un punto di riferimento quotidiano per tanti …”.

Il visitatore quindi si troverà tantissimi, celebri manifesti di quel periodo affiancati dai bozzetti e dagli schizzi, e insieme avrà la possibilità, grazie a una serie di schermi distribuiti nelle sale espositive, di ripercorrere l’unicità e l’innovazione degli inserti pubblicitari di Carosello, vincolati al tempo a rigide regole di novità e lunghezza. Si scoprirà così l’universo dei personaggi animati che sono nati con la televisione, come La Linea di Osvaldo Cavandoli (immagine di copertina del volume) , re Artù di Marco Biassoni, Calimero di Pagot o Angelino di Campani, fino alla moltitudine di personaggi nati dalla matita di Gino Gavioli.

Bozzetti, schizzi, rovetri, storyboard sono  elementi a complemento della serie  di cartoni animati  presentati in mostra in cui si aggiungono gli inserti pubblicitari in cui sono protagonisti i più importanti cantanti dell’epoca da Mina (Barilla) a Frank Sinatra, da Patty Pravo a Ornella Vanoni e Gianni Morandi , grandi attori come Totò, Alberto Sordi, Virna Lisi, Vittorio Gasman  e grandi registi come Mauro Bolognini, Ettore Scola, i fratelli Taviani, oltre a personaggi televisivi popolarissimi da Mike Bongiorno a Pippo Baudo, da Raffaella Carrà, a Sandra Mondaini e Raimondo Vianello. La pubblicità in quel periodo – dal 1957 al 1977 non solo televisiva - introdusse  una vera e propria rivoluzione nel patrimonio culturale e visivo di tutti.

“Carosello”, veniva trasmesso in bianco  e nero (in quanto il colore non esisteva ancora) ma per gli italiani ogni sera erano avvolti da  una ventata di colori. Avevano infatti i colori del consumo, i colori di un nuovo mondo di beni luccicanti che si presentavano per la prima volta sulla scena sociale: lavatrici, frigoriferi, automobili, alimenti in scatola etc.

In dieci minuti  la vita degli italiani dalle 20,50 alle 21.oo del  3 febbraio 1957  cambiò radicalmente,  alla stessa ora per vent’anni   andava in onda sul primo canale  una pioggia di rèclame, ogni bambino attendeva questo momento. Terminato il programma  la mamma intonava il fatidico ritornello ”dopo Carosello a letto”. Questo durò fino al 1977 quando calò il sipario definitivamente. Comunque ancora tutt’oggi  “Carosello” rimane il  programma più visto di tutta la televisione nazionale. In vent’anni lo spettacolo  non andò in onda in  sole due occasioni luttuose: il 22 novembre 1963 giorno dell’omicidio del Presidente degli Stati Uniti d’America John Kennedy, e il 12 dicembre 1969 la strage alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana a Milano . 

“Carosello” non voleva dire  solo  pubblicità, ma aleggiava attorno  un paesaggio fiabesco dove regnavano la felicità e il benessere, un paesaggio estremamente affascinante per una popolazione come quella italiana che proveniva da un lungo periodo di disagio e povertà. “Carosello” ha insegnato a vivere la modernità del mondo dell’industria, ha insegnato che esistevano dei nuovi beni senza i quali non ci si poteva sentire parte a pieno diritto del nuovo modello sociale urbano, industriale e moderno. “Carosello” ha insegnato, anche come tali beni reclamizzati andavano impiegati e collocati all’interno del modo di vita di ciascun italiano.

“Carosello” ha accompagnato la trasformazione della nazione da paese dei campanili e della provincia a quello della città. Una grande avventura con un po’ di nostalgia del bel tempo passato dove si aveva anche il tempo per sognare. 

Una bella mostra assolutamente da non perdere.

Descrizione foto:

Foto Produzione Pagot “Calimero” pubblicità per Ava Mira Lanza 1965 vetrofania. Collezione galleria L’IMAGE Alassio (SV)

Foto 1  copertina del catalogo della mostra

Foto 2 Armando Testa patatine fritte Pai 1959 post 1965circa, carta cromolitografia carta riproduzione fotomeccanica cm 197,4x132,2

Foto 3 Armando Testa “Cafè Paulista  non c’è bocca che resista” (1960-65), collage e tempera su cartone, CSAC Fondo Testa Università a Parma

Foto 4 Anonimo “Zoppas” , il fuoriserie, circa 1965 offset, foto 140x100 cm collezione galleria l’IMAGE , Alassio (SV)

Foto 5 Gianni Venturino “Golia” circa 1965, offset 140x100cm, collezione Galleria IMAGE di Alassio (SV)

Foto 6  Studio Repetto “Sacla il re dei sottaceti” circa 1969 foto + offset  139,5x99cm, collezione Galleria l’IMAGE, Alassio (SV)

Foto 7  Marco Beck Peccoz Gonfiabile Caballero e Carmensita

Foto 8  Marco Beck Peccoz Gonfiabile Mucca Carolina

Foto 9 Marco Beck Peccoz Gonfiabile Pippo

Mamiano di Traversetolo (Parma) Fondazione Magnani-Rocca: “Carosello. Pubblicità e Televisione 1957-1977”fino all’8 dicembre 2019- Informazioni tel.0521.848327-www.magnanirocca.it

 

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Articolo pubblicato il 14/10/2019