Opere prestigiose di uno dei grandi precursori della stagione artistica del Rinascimento italiana - la mostra accompagnata da un esauriente catalogo edito da De Luca Editori
Avvicinandosi i Cinquecento anni della morte di Raffaello, i Musei Capitolini hanno allestito una grande mostra a Palazzo Cafafrelli di Roma:”Luca Signorelli e Roma. Oblio e riscoperte” curata da Federica Maria Papi e Claudio Parisi Presicce fino al 3 novembre (musei capitolini.org). Attraverso un’attenta selezione comprendente all’incirca sessanta opere si vuole documentare l’influenza che la Città Eterna ebbe sul grande maestro del Rinascimento Luca Signorelli, che per la sua sfortuna, la sua pittura venne oscurata dalla generazione successiva da due grandi come il Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio. La mostra è accompagnata da un esauriente catalogo edito da De Luca Editori d’Arte (pp.143 €32.00).
Scrivono i curatori della mostra:”La scelta di intitolare la mostra Luca Signorelli e Roma e non a Roma spiega questa intenzione: far emergere con una selezione di opere il rapporto intellettuale e di ammirazione, ma anche conflittuale, che si instaurò tra il grande pittore di Cortona e la città dei papi”. Opere di grande prestigio provenienti da collezioni italiane e straniere, molte delle quali per la prima volta esposte a Roma, l’esposizione vuole poi anche mettere in risalto il contesto storico artistico in cui avvenne il primo soggiorno romano dell’artista.
Il percorso è strutturato in sette sezioni, parte da un’introduzione sull’errore vasariano del vero volto dell’artista rappresentato nelle due diverse sembianze dai Busti realizzati da Pietro Tenerani (Museo di Roma) e da Pietro Pierantoni (Musei Capitolini, Promoteca).
I visitatori vengono poi accompagnati nella Roma del Pontefice di Sisto IV (durante il suo pontificato 1471-1484 segna per la città un momento di grande e radicale rinnovamento, e per le arti un periodo particolarmente felice, promosse dal pontefice e sostenute dal mecenatismo dei suoi familiari e della corte pontificia), fra le Antichità Capitoline, e davanti ad alcune opere del Maestro, come “il martirio di San Sebastiano” (Pinacoteca Comunale di Città di Castello), “il Cristo in Croce e Maria Maddalena” (Galleria degli Uffizi), il tondo di Monaco e la pala di Acervia. Si continua poi all’interno della Cappella Nova di Orvieto, ricostruita per l’occasione attraverso un gioco di riproduzioni retro illuminate, per fa giungere il pubblico davanti ad alcuni capolavori sul tema della grazia e dell’amore materno, fra cui la “Vergine col Bambino” giunta per l’occasione dal Metropolitan Museum of Art di New York, e la preziosa tavola di proprietà della principessa Pallavicini.
Seguono poi le sezioni dedicate al soggiorno di Luca Signorelli a Roma sotto il Pontificato di Leone X (1513-1521) e i suoi rapporti con il Bramante e Michelangelo Buonarroti. La conclusione della mostra è dedicata alla riscoperta del maestro tra Ottocento e Novecento nell’arte, nella letteratura e nel mercato antiquariale.
Nonostante la pittura di Luca Signorelli godesse di fama e prestigio, ad un certo punto cadde nel dimenticatoio, dall’oblio si riprese solo nel tardo Settecento e la ribalta definitiva avvenne nel XIX secolo, con l’affacciarsi delle correnti puriste e preraffaellite. Purtroppo dall’oblio non si riscattò solo la bellissima arte di Luca Signorelli, ma si mise in moto , sulle sue opere una ricerca re frenante da parte del collezionismo, e molte sue opere, cominciarono a fluttuare nelle mani dei grandi mercanti d’arte, rifornendo con opere di “Signorelli” le case museo dei grandi magnati americani, molte opere lasciarono il territorio nazionale. Nel 1903 le autorità italiane della Direzione Antichità delle Belle Arti del Ministero della Pubblica Istruzione emanarono un decreto per arginare questo fenomeno di dispersione.
L’arte di Signorelli fu presa come riscontro anche in molti pittori del Novecento. Nel 1903 venne edita in Italia la prima monografia scientifica sull’artista Cortonese , nel 1953 Mario Salmi curò la prima retrospettiva, per ritrovare una rassegna monografica dedicata a Luca Signorelli bisogna risalire al 2012 a Perugia, e dopo nove anni questa romana.
Descrizione foto:
Foto copertina catalogo della mostra edito da De Luca Editori Arte
Foto 1 Luca Signorelli “Martirio di san Sebastiano 1498 olio su tavola cm288x175 Pinacoteca Comunale di Città di Castello (Perugia)
Foto 2 Luca Signorelli “Battesimo di Cristo” 1508 olio su tavola cm 244x160 Collegiata di San Medardo Arcevia (Ancona)
Foto 3 Luca Signorelli “Crocifissione con la Maddalena”(pala di Annalena) 1496- 1498(?) olio su tela cm249x166 Firenze Galleria degli Uffizi
Foto 4 Luca Signorelli”Madonna col Bambino , San Giovannino e uomo anziano 1491-1493 ca. olio su tavola cm. 102x87, Parigi Musée Jaquemart André
Foto 5 Luca Signorelli “Vergine col Bambino 1505-1507 circa olio su tempera su tavola 51,4x47,6New York Metropolitan Museum
Foto 6 Luca Signorelli (attribuito) “Autoritratto e Ritratto di ser Niccolò 1504ca affresco su lastra in laterizio , cm 32x40 Museo dell’Opera di Orvieto
Foto 7 Luca Signorelli “Santo Stefano lapidato” 1505-1510olio su tavola cm 59x48 Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
Foto 8 Luca Signorelli “Pia donna in pianto, frammento del compianto sul Cristo, già nella Chiesa di sant’Agostino a Matelica (pala Matelica), 1504-1505
Foto 9 Luca Signorelli “Madonna col Bambino fra quattro santi e angeli” 1515-1517olio su tavola trasportato su tela cm 189x176, Roma Museo Nazionale di Castel sant’Angelo
Tutte le opere riportate sono presenti in mostra
Roma Musei Capitolini, Palazzo Caffarelli fino al 3 novembre 2019 – Informazioni 06.0608
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Articolo pubblicato il 12/10/2019