Trento – Il Castello del Buonconsiglio tra velluti ricami e ….

Una mostra che approfondisce la realizzazione di preziosi paramenti sacri realizzati con pregiate stoffe

Oltre cinque secoli, per poter vedere capolavori inediti dai manufatti ai suoi ornati dalle applicazioni al ricamo eseguito con  materiali preziosi che lo arricchivano secondo il gusto della committenza, tutto questo viene presentato nella mostra: “Fili d’Oro e dipinti di seta. Velluti e ricami tra Gotico e Rinascimento”, allestita nelle più belle sale del Castello del Buonconsiglio visitabile fino al 3 novembre 2019.

La mostra è curata da Laura Dal Prà , Marina Carmignani, Paolo Peri, con la collaborazione di Alessandra Geromel Silvia Mira e Viviana Troncatti.

Il progetto espositivo  nasce anche  per valorizzare  rarità appena entrate nelle collezioni trentine: due dalmatiche quattrocentesche (i paramenti dei diaconi) in tela fiorentina e ricami olandesi.

In mostra  capolavori di tessuti quattrocenteschi e raffinatissimi ricami  che si alternano a tavole dipinte raccontando la perfezione tecnica e della qualità artistica raggiunta in centri come Firenze, Venezia, Milano, il tutto è stato  individuato e studiato da specialisti della materia, (oltre a essere oggetto di numerosi interventi di restauro e manutenzione) per questa evento trentino.

E’ la prima iniziativa che approfondisce questa particolare categoria di lussuosi tessuti ricamati ancora presenti nelle aree dell’intero arco alpino,  questi eccezionali pezzi vennero creati a suo tempo sia dalla committenza religiosa che da  quella laica, questo materiale è giunto fino ai giorni nostri,  grazie al ruolo di conservazione  da parte della Chiesa (in primis con i parroci che sono i primi veri custodi dell’immenso patrimonio artistico religioso italiano che vi si trova  negli edifici consacrati) e il mondo dei collezionisti.

Se non ci fossero oggi queste testimonianze artistiche, valorizzate appunto dalla conservazione, sarebbe quasi impossibile  comprendere l’altissimo livello che le botteghe dei tessitori e ricamatori italiani  avevano operato sul finire del Medioevo.

In mostra dunque  una quarantina di paramenti sacri, oltre una selezione di dipinti su tavola che ne illustrano funzioni, come il preziosissimo parato di Papa Niccolò  V del Museo del Bargello  di Firenze, commissionato nel 1450 dalla città di Siena e donato  poi al Pontefice in occasione della canonizzazione di San Bernardino; in mostra anche il cappuccio di piviale (del Castello Sforzesco di Milano), restaurato appositamente per l’evento, l’esemplare presenta un decoroso ricamo, per il cui disegno preparatorio è stato fatto il  nome  del grande Sandro Botticelli.

Oltre a questi preziosi manufatti in preziose stoffe fiorentine veneziane, la mostra presenta anche importanti dipinti sacri eseguiti da Altobello Melone, Michele Gianbono, Francesco Torbido, Rocco Marconi e due importanti e magnifici capolavori  eseguiti dal misterioso Maestro di Hoogstraeten (attivo ad Anversa 1495-1520 circa) che i soggetti riportati nelle tavole raccontano  l’affascinante storia dei preziosi manufatti tessili eseguiti tra la seconda metà del XV secolo e i primi decenni del XVI secolo in Italia e nell’Europa del Nord.

Molte opere in prestito provengono   da parrocchie, Musei diocesani e da istituzioni prestigiose, come il Castello Sforzesco di Milano, la Galleria degli Uffizi,  Museo del Palazzo Madama di Torino, Museo Correr e Palazzo Mocenigo di Venezia, Ala Ponzone di Milano e tanti altri ancora.

 

Descrizione:
 

Foto copertina catalogo della mostra

Foto 1 Maestro di Hoogstraeten, Madonna con Bambino, tra Santa Barbara e Santa Caterina, 1500 circa Firenze Uffizi;

Foto 2 manifattura Francese, paliotto, primo quarto del XVI secolo, Pizzighettone (Cremona), Parrocchia di san Bassano;

Foto 3  Manifattura lombarda 1490-1510, piviale di san Vincenzo tessuto laminato in oro, argento e seta policroma, Bergamo Fondazione Bernareggi;

Foto 4 Raffaellino del Gargo (attributo), San Pietro, 1513 , tela di lino ricamo in oro velato, collezione privata

Foto 5 dalmata , fine XV secolo, inzio XVI   secolo velluto ricami con filati di seta e oro filato, manifattura delle FIANDRE, Trento Casetllo del Buonconsiglio

Foto 6 G. di Giovanni”madonna della Misericordia, san Venanzio e san Sebastiano” 1463, tempera su tela , Camerino, Musei Civici

Trento Castello del Buonconsiglio:”Velluti e Ricami tra Gotico e Rinascimento” fino al 3 novembre 2019. Informazioni Tel. 0461.233770

 

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Articolo pubblicato il 08/10/2019