«Corona e Regime: Gli Anni del Consenso (1922-1937)», a Vicoforte (Cuneo)

Questo il titolo del secondo Convegno di studi su «Il lungo Regno di Vittorio Emanuele III», organizzato dalla Associazione di Studi Storici «Giovanni Giolitti» di Cavour (TO)

Dopo aver esaminato l’età giolittiano-emanuelina (1921-1922), l’Associazione Giolitti affronta gli “anni del consenso” (1922-1937). In un’Europa inquieta (affermazione del comunismo sovietico in Russia e del nazionalsocialismo in Germania e a fronte dell’impotenza della Società delle Nazioni, cui rimasero estranei gli USA) l’Italia passò da democrazia parlamentare a regime di partito unico.

Al governo di unione costituzionale presieduto da Benito Mussolini (31 ottobre 1922), grazie alla legge Acerbo, fortemente maggioritaria, nel 1925 seguì un Esecutivo di soli fascisti. Il Parlamento approvò le leggi fascistissime, mettendo a tacere le opposizioni, che dal “delitto Matteotti” (10 giugno 1924) disertarono quasi al completo la Camera.

La legge elettorale Rocco (1928) conferì al Gran Consiglio del Fascismo la designazione dei deputati da approvare o respingere in blocco. Partiti e politico liberali, socialisti, cattolici, demo-radicali furono completamente spazzati via. Solo alcuni loro esponenti avevano o avrebbero trovato riparo in Senato.

L’11 febbraio 1929 il Concordato Stato-Chiesa costituì corposo successo del regime, rafforzato negli anni seguenti con l’imposizione del giuramento di fedeltà al duce per tutti i pubblici impiegati (a eccezione dei soli militari).

Il rilancio della stabilità monetaria (“quota 90”), della produzione cerealicola e di quella industriale, orchestrata dall’Istituto per la Ricostruzione Industriale presieduto dal già socialista Alberto Beneduce suscitò ampio consenso. Nel 1936 la lunga e costosa guerra contro l’Etiopia, sorretta da operazioni di propaganda abilmente condotte (l’offerta di oro alla Patria, la lotta contro le “inique” e inefficaci sanzioni” deliberate dalla Società delle Nazioni) e l’intervento in Spagna a sostegno dei nazionalisti guidati da Francisco Franco contro la Repubblica rafforzarono il potere personale del Duce e la repressione delle residue opposizioni all’interno e all’estero.

Il convegno, realizzato con il concorso di sodalizi e centri di studio, passa in rassegna aspetti poco noti del lungo “braccio di ferro” tra la Corona e il regime. Mussolini si valse di formidabili strumenti per soggiogare l’opinione nazionale: lo sport, la cinematografia, l’Eiar e i maggiori quotidiani, allineati alle sue direttive anche tramite il Ministero per la Stampa e la Propaganda (1935), poi Cultura popolare.

Il Convegno è promosso di concerto con il Rotary Club 1925 di Cuneo e si conclude con la presentazione di “Giolitti. Il senso dello Stato” di Aldo A. Mola nel corso della conviviale seguente.

L’Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti (Cavour), di concerto con il Rotary Club Cuneo 1925, l’Associazione di Studi sul Saluzzese, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (Napoli), l’Associazione Nazionale ex allievi della Nunziatella, il Centro Studi Piemontesi, l’UniTre Piemonte, il Gruppo Croce Bianca (Torino), il Centro Studi Rattazzi (Alessandria) e il Premio Acqui Storia organizza il Secondo Convegno di studi su:

 

IL LUNGO REGNO DI VITTORIO EMANUELE III

CORONA E REGIME: GLI ANNI DEL CONSENSO (1922-1937)

diretto da Aldo A. Mola

Programma:

Martedì 8 ottobre 2019 ore 15.15

Vicoforte, Casa di Spiritualità Regina Montis Regalis, Sala Beata Paola.

Presiede Giuseppe Catenacci, Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella

Apertura dei lavori. Saluti introduttivi.

Saluto di Gianni Rabbia (già Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo)

h.15.30 Luca G. Manenti (Università di Trieste), All’Oriente di Fiume. La massoneria nell’impresa dannunziana.

h.15.50 Tito Lucrezio Rizzo (Università La Sapienza, Roma), Metamorfosi del Regime.

h.16.10 Aldo G. Ricci (Sovrintendente Em. Archivio Centrale dello Stato), Le opposizioni all’interno e all’estero.

h. 16.30 Col. Carlo Cadorna, Le Forze Armate negli anni del consenso.

h. 16.50 Gianpaolo Romanato (Università di Padova), I Patti Lateranensi nella politica postbellica della Santa Sede.

h. 17.10 Aldo A. Mola, La Corona durante e malgrado il “partito unico”.

h. 17.30 Giorgio Sangiorgi, “La cinematografia è l’arma più forte”. Il cinema di regime, 1922-1937. (con proiezione).

h. 18.10 Interventi e risposte.

h. 18.45 Alessandro Mella, Associazione di studi storici Giovanni Giolitti, Conclusioni.

 

Dalle h.19 alle 19.15 visita alle Tombe di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena nella Cappella di San Bernardo del Santuario-Basilica di Vicoforte.

Alle h. 20 Conviviale organizzata nella Casa Regina Montis Regalis dal Rotary Club Cuneo 1925, di concerto con altri Club Rotariani del Cuneese, sul tema: “Giolitti, il senso dello Stato”.

 

Cavour, 14 settembre 2019

Alessandro Mella - Presidente della ASSGG

Giovanna Giolitti - Presidente Onoraria della ASSGG

 

Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti di Cavour (TO)

informazioni:

www.giovannigiolitticavour.it

giovannigiolitticavour@gmail.com

 

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Articolo pubblicato il 01/10/2019