Integrazioni storiche sugli eventi riguardanti l’assedio di Torino e la sua liberazione del 7 settembre 1706

Pubblichiamo un contributo dello storico Piergiuseppe Menietti – Coordinatore degli Scavi delle Gallerie del Museo Pietro Micca di Torino

Com'è ormai nella tradizione e cultura di Civico20 News, anche quest'anno gli avvenimenti che hanno portato alla liberazione di Torino, con le rievocazioni del logorante assedio, della battaglia del 7 settembre 1706 e del sacrificio di Pietro Micca, hanno tenuto banco per settimane.

Il Coordinatore degli Scavi dell’ Associazione Amici del Museo Pietro Micca  e dell’assedio di Torino del 1706  - Piergiuseppe Menietti -, collaboratore del generale Amoretti ed oggi uno dei più competenti studiosi della Storia di Torino medievale, settecentesca e risorgimentale, ci ha inviato il suo prezioso contributo in materia, che pubblichiamo .

Siamo grati all'illustre studioso e ricercatore che ci riporta alla corretta interpretazioni delle fonti, autentiche e certificate, liberandoci, a vantaggio dei nostri lettori, dai luoghi comuni di cui il web ed i social purtroppo abbondano.

Nel ringraziare Piergiuseppe  Menietti, cogliamo l’occasione per invitarlo  a collaborare con Civico 20 News con ulteriori contributi ed a prestare la sua preziosa consulenza storica. 

 

 

“Desidero inviare due precisazioni sugli articoli pubblicati recentemente da Civico20News e dedicati alla figura di Pietro Micca e alla Basilica di Superga.

 

Nell’atto di battesimo dell’Eroe, che si conserva nell’archivio parrocchiale di Sagliano, il cognome è indicato come Micha, secondo l’uso di molti documenti antichi nei quali la doppia c era trascritta con le lettere ch. Così, ad esempio, in altri scritti d’epoca, i cognomi Racca e Mecca compaiono come: Racha e Mecha.

 

Quindi la parola Micha dell’atto di battesimo non indica altro che Micca, cognome attestato da tempi antichi nell’Italia settentrionale e derivato da “Mènico” (Domenico).

 

Queste osservazioni linguistiche eliminano totalmente l’ipotesi dell’origine francese del cognome dell’Eroe, riportata dal Balocco. Tale ipotesi errata compare nella voce: “Pietro Micca” di Wikipedia, replicando lo sbaglio di Dario Gariglio in un suo libro sull’assedio del 1706.

 

La seconda precisazione riguarda Superga. Quando, il 2 settembre 1706, il Principe Eugenio di Savoia-Soissons e Vittorio Amedeo II osservarono dalla collina le linee nemiche per redigere il loro piano di battaglia, il Duca di Savoia non fece alcun voto alla Madonna. I suoi atti di riconoscenza nei confronti della Vergine furono realizzati, ad assedio finito, su consiglio del padre Sebastiano Valfré.

 

Vittorio Amedeo II volle che il perimetro dell’area della battaglia fosse segnato da stele votive recanti l’immagine della Vergine e del Bambino Gesù. Inoltre si propose di erigere una piccola chiesa con una decina di monaci sulle pendici della collina di Superga. La parsimonia del Duca cedette davanti al magnifico progetto della Basilica firmato dall’abate Filippo Juvarra”.

 

Piergiuseppe Menietti

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 14/09/2019