Urbino - La cultura orafa al Palazzo Ducale

Centoquaranta esemplari di preziosi gioielli creati da famosi artisti del XX e XXI secolo, fino all’8 settembre

Aspettando la grande mostra autunnale   su Raffaello – il prossimo anno saranno Cinquecento anni della scomparsa del grande genio - per pochi giorni fino all’8 settembre – si potrà visitare una importante esposizione  nelle sale rinascimentali del Palazzo Ducale di Urbino.

L’esposizione  organizzata dalla Galleria Nazionale delle Marche:”Scultura Aurea, Gioielli d’Artista per un nuovo Rinascimento” curata da Paola Stroppiana, offre al visitatore una panoramica a 360° di preziosissimi   gioielli, alcuni di essi realizzati in unico esemplare da artisti di fama mondiale del XX e XXI secolo.

Il percorso espositivo contempla una selezione di 140 pezzi, realizzati da 46 artisti internazionali, evidenziando contributi e influenze e sottolineando la portata rivoluzionaria della contaminazione tra arti in ambito orafo. La mostra è accompagnata da uno splendido catalogo rilegato in copertina cartonata  edito dalla casa editrice Gli Ori di Pistoia (pp. 199 riccamente illustrato) con saggi di Cecilia Carlorosi e Paola Stroppiana.

Peter Aufreiter  - Direttore della Galleria Nazionale della Marche scrive nell’intervento istituzionale del catalogo: 

Ogni storia raccontata dagli ornamenti è una vicenda a sé, che racconta il singolo rapporto dell’artista con il gioiello e l’architettura del corpo per cui è stato pensato, il tutto contestualizzato nel momento in cui i progetti hanno visto la luce”.

La mostra presenta opere di artisti orafi  della scuola marchigiana (riconosciuta a  livello internazionale  per competenze  e diffusione  di scuole e modelli) come: Edgardo Mannucci, Giuseppe  Uncini, Valeriano  Trubbiani, Eliseo Mattiacci , Giorgio Facchini, Alberto Giorgi.

 Scrive nel saggio del libro Paola  Stroppiana:

Ma è tuttavia mirabile che questa sia la prima esposizione di tale respiro ospitata proprio nelle sale di Palazzo Ducale:il gioiello entra dunque nelle sale di Palazzo Ducale in stretto rapporto con l’architettura e il suo apparato decorativo , diremmo in continuità con esso”. Artisti che hanno fatto la storia della pittura e della scultura del Novecento e dei primi anni Duemila  sono qui presenti con i loro ornamenti, espressioni del gesto pittorico e scultoreo: le loro opere accolgono il respiro dello Spazio che li ospita, e con esso, quello del Tempo, e li restituiscono con pari forza”.

Non potevano mancare gioielli realizzati dai fratelli Arnaldo e Giò Pomodoro – la cui fama internazionale  nell’ambito delle arti ha portato alto il nome delle Marche nel mondo –  hanno realizzato ornamenti di grande bellezza (rivalutando anche l’antica tecnica della fusione in osso di seppia) e parallelamente hanno contribuito in modo determinante alla rielaborazione critica del gioiello d’artista. Non mancano poi gioielli  realizzati da celeberrimi artisti che vanno da  Alexander Calder a Pablo Picasso, da Georges Braque ad Anish Kapoor, da Salvador Dalì a Man Ray.

Sono presenti  lavori  di maestri italiani come: Afro, Gino Severini, Umberto Mastroianni, Giorgio De Chirico, Giuseppe Capogrossi, che ha partire dal secondo dopoguerra hanno realizzato il gioiello d’artista  pezzo unico “d’autore”, questo si è potuto realizzare grazie all’interessamento e committenza di mercanti dell’arte galleristi, e mecenati, come Mario Masenza e i fratelli Fumanti tra il 1967 e il 1978, in collaborazione con oltre cinquanta artisti del calibro Piero Dorazio, Lucio Fontana, Joe Tison, Niki de Saint Phalle, Man Ray, Joy Tilson  e altri artisti che editarono oltre duecento gioielli in multiplo o edizione limitata.

Una mostra da vedere per essere attratti dall’estro di questi grandi artisti, anche nel gioiello, che non sempre si presenta l’occasione per contemplarla.  

Didascalie foto:

Foto copertina catalogo mostra

Foto 1 Lucio Fontana “Concetto spaziale”, 1962-1967, bracciale, oro 18 ct., h. 8,5 cm, Didier and Martine Haspeslagh, Didier Ltd, London.

Foto 2 Braque George, “Helena”. 1963, spilla, oro 18ct, turchese, smalti, diamanti, 6,2x4,8 cm, Didier and Martine Haspslagh, Didier Ltd, London

Foto 3 Alexander Calder, “Flower Head poece”, 1940, ottone martellato, base in metallo, 25,4x15 cm, pezzo unico, Louisa Guiness Gallery, London,

Foto 4 Salvator Dalì, “El Corazòn de panal de miel”, 1953, spilla/pendente, oro 18 ct., rubini,diamanti, 8x6, 4 cm, Didier  and Martine Haspeslagh, Didier  Ltd, London

Foto 5 Giorgio De Chirico, “Cavallo con cavaliere con berretto frigio”, 1950 ca.,  spilla oro 18ct., h6, 8x4,5 cm, Didier and Martine Haspedlagh, Didier Ltd, London

Foto 6 Man ray, “Optic Topic, 1972, argento dorato, 18,0x9,7 cm, Didier and Martine Haspeslagh, Didier Ltd, London

Foto 7 Umberto Mastroianni “Meteora”, 1970, collana, oro giallo, oro bianco, eseguita da Diderico Gherardi, diametro pendente 10cm, diametro torque 12, 8 cm, pezzo unico, Didier and Martine Haspeslagh, Didier Ltd, London

Foto 8 Pablo Picasso”Visage de faune”, 1973, medaglione, oro 23 ct., 5,5x 5 cm, Pierre Hugo, Aix – en- Provence, 16/20, Didier and Martine Haspeslagh, Didier Ltd, London

Foto 9 Arnaldo Pomodoro, spilla , 1964, oro rosa, geode,rubini, diamanti, 7 cm x 7,2 cm., Didier and Martine Haspeslagh,Didier and Martine Haspeslagh, Didier Ltd, London

Foto 10 Gio’ Pomodoro, collana 1964 , oro puro, oro rosso, oro bianco, smeraldi, rubini, 19x14 cm, pezzo unico, collezione B. Pomodoro, Serravezza

Foto 11 Niki de Saint Phalle, “Assemblage Necklace, 1974/2015, oro giallo 18ct.,  13.0x8.0 cm, di 3, Louisa Guinness  Gallery, London , UK.

“Scultura Aurea” Palazzo Ducale fino all’8 settembre 2019. Informazioni: 07223.2770

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Articolo pubblicato il 04/09/2019