A Fenestrelle (TO) i piatti della filiera corta

Il progetto promosso da Camera di commercio di Torino e Cia sale in valle

Dopo il fortunatissimo esordio del 19 maggio in piazza Bodoni a Torino e dell’11 agosto e Fenestrelle, Cia agricoltori italiani domenica 25 agosto porterà il progetto “Dal banco al piatto” in trasferta, trasformando il mercato di Fenestrelle in uno spazio di incontro e assaggio dei prodotti agricoli della filiera corta, un’occasione per conoscere meglio i produttori, le loro storie e le curiosità agroalimentari locali.

Un’esperienza di degustazione realizzata in collaborazione con “La Rosa Rossa” di Fenestrelle, un ristorante che propone piatti della cucina piemontese e della tradizione valligiana, privilegiando la filiera corta, anzi, “cortissima”, dal momento che negli intenti del gestore c’è proprio quello di lavorare con i prodotti provenienti dalla stessa valle del Forte di Fenestrelle.

In particolare, al mattino un incaricato del ristorante passerà con una carriola a fare la spesa dai produttori de “La spesa in campagna” e preparerà i piatti per il pomeriggio, quando, intorno alle 17,15, al termine dello spettacolo dei balli tradizionali, il pubblico della festa verrà invitato alla “merenda sinoira” offerta da Cia e Camera di Commercio di Torino davanti al ristorante Rosa Rossa, avendo così modo di assaggiare le prelibatezze (tagliere di salumi, formaggi e miele, torta salata agli ortaggi di stagione, gnocchi di patate bicolore tipiche del territorio al Castelmagno, vino, birra…) dei contadini del mercato.

Verranno effettuate delle interviste per saggiare i gusti dei consumatori, alla presenza, tra gli altri, del cuoco e del sindaco di Fenestrelle.

Il progetto “Dal banco al piatto: la filiera corta si presenta attraverso i cinque sensi” è promosso dalla Camera di Commercio di Torino, in collaborazione con i mercati contadini del circuito “La spesa in campagna” di Cia Agricoltori italiani, con l’obiettivo di coinvolgere  clienti e turisti in un momenti di contatto diretto nelle vie del paese, attraverso il racconto dei prodotti e informazioni sulla sostenibilità, l’educazione alimentare, la conoscenza del territorio.

Il cibo è una forma di comunicazione completa perché si racconta attraverso tutti i sensi: la vista e l’olfatto, perché si sceglie e poi si compra attirati da come si presentano i prodotti sul banco e dalla loro freschezza che spesso è trasmessa dal profumo (per esempio delle erbe aromatiche), oppure da odori golosi come nel caso del formaggio o del pane, in cui entra in gioco anche il senso dell’udito (pensiamo al suono della costa di pane croccante). E poi si arriva al gusto, che in sé contiene anche il tatto, coinvolto quando proviamo consistenze diverse.

Sempre a Fenestrelle, il mercato contadino di Cia Agricoltori italiani è stato presente anche domenica 11 agosto, quando gli ospiti d’onore sono stati i Gofri, le morbide cialde di pasta a base di acqua, farina e lievito, a cura dell’Associazione culturale gruppo folkloristico Bal da sabre, che le ha proposte, con successo, al pubblico durante il mercato.

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Articolo pubblicato il 14/08/2019