10 Agosto 1557, l'origine della Real Chiesa di San Lorenzo a Torino
Foto tratte dal libro "Itinerari curiosi nei dintorni di Torino" edito Susalibri

Storia, architettura, significati nascosti e giochi di luce, la rendono unica al mondo

Era il 10 agosto del 1557 quando Emanuele Filiberto di Savoia fece voto, e poi ordinò la costruzione di una chiesa dedicata a San Lorenzo per celebrare la vittoria di San Quintino contro i francesi e la restituzione ai Savoia dei loro territori piemontesi.

Ecco dunque la nascita della chiesa barocca più bella di Torino, edificata poi in Piazza Castello tra il 1668 e il 1687 grazie al genio dell’architetto Guarino Guarini, sul luogo dove prima sorgeva la cappella ducale dedicata a Santa Maria e che per prima ospitò la Sacra Sindone.

Diversi sono i motivi che la rendono unica al mondo.

Innanzi tutto la mancanza di una facciata, presente nel progetto originario ma mai realizzata per volontà dei Savoia, che non volevano inserire elementi che cambiassero la simmetria perfetta di Piazza Castello.
Poi l’imponente cupola che sembra essere sospesa nel vuoto grazie alle soluzioni tecniche del Guarini, ma soprattutto che celebra il numero 8, il numero della perfezione cristiana. 
Essa, infatti, è illuminata da otto finestroni ellittici ed è attraversata da un sistema di nervature che formano una stella a otto punte e al cui centro si trova un ottagono regolare. Diversi anche i significati nascosti di tipo esoterico.

Infatti i finestroni, visti dal basso, compongono quelle che oggi vengono dette le "facce del diavolo”.

Anche l’interno stupisce per diversi aspetti.

Nella concezione della pianta di San Lorenzo non ci sono linee rette: tutto è curvilineo, sinuoso, armonioso, sempre basato sulla figura dell'ottagono, simbolo dell'ottavo giorno, la rinascita.

A colpire è anche il passaggio dall'oscurità, in basso, alla luce, che dall'alto scivola giù e illumina la chiesa. Facile intuire il messaggio metaforico della luce di Dio che arriva dall’alto.

Un altro tocco del genio del Guarini è il suo studio specifico sui giochi di luce, veramente straordinario. 

Quando si visita la chiesa di San Lorenzo nei soli giorni dei due Equinozi dell’anno, il raggio di sole del mezzogiorno colpisce l'oculo della cappella destra accanto all'altare, rendendo visibile l'affresco del Padre, solitamente avvolto nell'oscurità, mentre nella cappella dell'altro lato, la luce arriva per riflesso e illumina anche l'altro affresco sotto la volta, solitamente anch’esso invisibile.

Uno spettacolo naturale incredibile considerando che fu ideato dal Guarini secoli fa grazie alle sue conoscenze architettoniche, matematiche e di astronomia, ma che ogni anno si ripete per l’ammirazione e lo stupore dei presenti.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 10/08/2019