Cogne (AO) - Al 22° Gran Paradiso Film Festival Giuliano Amato e Maria Cartabia

Proiezione del docufilm ”Viaggio in Italia – la Corte Costituzionale nelle carceri”

Il De Rerum Natura, sezione multidisciplinare del Gran Paradiso Film Festival, ha proposto due incontri di grande interesse ed attualità: la riflessione proposta dal Presidente Giuliano Amato su gli “Stati uniti d’Europa, un sogno o una realtà possibile” e la proiezione del docufilm “Viaggio in Italia: la Corte Costituzionale nelle carceri” del regista Fabio Cavalli, seguito dal dibattito con due dei suo protagonisti: i giudici della Corte Costituzionale Giuliano Amato e Marta Cartabia.

Il Presidente Amato, accolto da una sala stracolma, ha proposto al pubblico una lucida analisi sulla nascita dell’idea di Europa ricordando come Federico Chabod scriveva che la cultura europea ha generato stili di vita comuni ed ha creato una situazione per cui nessun europeo si sente in esilio in un altro Paese europeo. Ma allo stesso tempo le comunità che stanno - anche per ragioni orografiche – separate le une dalle altre, sviluppano tradizioni proprie e lingue proprie. Quando si è uniti, e allo stesso tempo diversi, dipende da tanti fattori se queste diversità tenderanno a comporsi o invece a contrapporsi. Il suo ragionamento si è poi chiuso con una nota di fiducia poiché la dimensione dei problemi porta necessariamente a soluzioni europee ed il tempo dell’europeismo tornerà con le nuove generazioni.

A seguire, nella sezione “Off” del Festival, è stato proiettato il film documentario “Viaggio in Italia: la Corte Costituzionale nelle carceri”, il racconto dell’incontro tra due umanità, entrambe chiuse dentro un muro e apparentemente agli antipodi: da un lato la legalità costituzionale, dall’altro lato l’illegalità ma anche la marginalità sociale. Il pubblico ha seguito con interesse la proiezione ed ha potuto condividere le proprie riflessioni con Giuliano Amato e Marta Cartabia. Quest’ultima ha commentato: ”Un ragazzino una volta mi ha domandato: “È più difficile giudicare le leggi o giudicare gli uomini?” Questa domanda, posta in modo così incisivo, mi ha fatto molto riflettere sul fatto che noi, nel giudicare le leggi, abbiamo il compito di custodire negli occhi i volti, i visi, le situazioni delle persone su cui queste leggi vanno ad incidere. C’è bisogno di conoscere anche attraverso un’esperienza reale le situazioni che noi andiamo a giudicare”.

Martedì 23 luglio il protagonista è stato professor Carlo Cottarelli. Accolto da una sala stracolma, Cottarelli è stato intervistato dal direttore artistico del Festival, Luisa Vuillermoz, ha presentato il suo libro “I sette peccati capitali dell’economia italiana”, offrendo un’analisi sulla difficile realtà dell’economia italiana e si è trattenuto a lungo a conversare con il pubblico.

Alla domanda “Qual è il suo sogno?” il professor Cottarelli ha risposto: “ Il sogno è di avere un Paese un po’ più sano, più robusto, in cui se c’è qualcosa che va storto non si da la colpa agli altri, ma si cerca insieme di trovare soluzioni”.

Mercoledì è stata la volta di Roberto Cingolani, fisico e direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova che ha illustrato le nuove frontiere della robotica e dell’intelligenza artificiale sfatando false credenze e timori diffusi.

Il professor Cingolani ha commentato: “La tecnologia è buona o è cattiva? Questo sistema messo in piedi dagli umani di creare tecnologia per risolvere un problema, per mettere una toppa su qualcosa che qualcuno prima ha in qualche modo danneggiato è buono o è cattivo? Il sogno dello scienziato è riuscire a trovare una soluzione ad un problema che non generi problemi più grossi di quelli che ha risolto”.

“Il professor Carlo Cottarelli è un vero ‘civil servant’ che mette passione e competenza per spiegare al Paese i meccanismi complessi che regolano l’economia. Non si è sottratto a nessuna domanda: dalle sorti del governo alle dimissioni di Cantone all’Anac, dalla flat tax al reddito di cittadinanza, dalle nuove nomine europee ai probabili scenari macroeconomici globali, dalla fragilità dell’Italia esposta a shock economici internazionali al tema cruciale della sostenibilità ambientale. Un momento arricchente e memorabile.” Ha dichiarato Luisa Vuillermoz - “Oggi siamo stati tutti affascinati dallo speech di Roberto Cingolani sulla robotica e intelligenza artificiale che, con grande competenza ma anche ironia, ci ha insegnato che non dobbiamo temere ciò che non capiamo, dobbiamo solo studiarlo.”

Le proiezioni del Concorso internazionale procedono con il tutto esaurito nelle tre sale di proiezione. Grande apprezzamento per la presenza in sala di registi e produttori; particolare entusiasmo del pubblico per l’incontro con Jan Haft, regista molto noto a livello internazionale nel mondo dei documentari naturalistici, che ha presentato quest’anno “Magical Island – Life on the largest volcanic island in the world”.

 

 

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Articolo pubblicato il 29/07/2019