Torino - TAV: “La lettera del Governo è partita. L’opera ormai è irrevocabile”

La dichiarazione del Presidente Alberto Cirio e l’analisi di Mino Giachino

Ieri il Piemonte ed il Paese hanno vissuto ore di attesa e di apprensione nel corso dello svolgimento della marcia falsamente pacifica dei NOTAV in val di Susa, di cui abbiamo già riferito nell’articolo pubblicato alle 8 di stamane.

Quale motivo positivo della settimana scorsa, non dobbiamo scordare che dopo molti rinvii e tentennamenti il Governo ha deliberato il via libera all’opera inviando in tal senso una lettera all’Unione Europea. Di questi fatti se ne fa prontamente interprete il presidente della regione Alberto Cirio che dichiara: “Ho seguito in contatto con il Prefetto l’andamento di questa giornata e voglio ringraziarlo insieme al Questore e a tutte le forze dell’ordine per il loro prezioso lavoro”.

Cirio così prosegue; “La lettera di conferma alla Tav che doveva partire dal Governo per Bruxelles è partita  e questo è ciò che conta, perché da questo momento l’opera è diventata irrevocabile. Se poi qualcuno a Roma ha ancora tempo da perdere per un ennesimo dibattito parlamentare, il cui esito è scontato a favore della Tav, lo faccia. Ma senza che questo significhi far tardare l’opera anche di un solo giorno, perché di tempo il Piemonte e l’Italia ne hanno già perso troppo”.

Con il medesimo entusiasmo interviene Mino Giachino, leader indiscusso del movimento SILAVORO, SITAV, che così esordisce:” La Grande Mobilitazione della Società Civile che ha sbloccato la TAV farà’ finalmente ripartire la economia italiana. L’interesse nazionale che ha portato il Governo Italiano a dire all’Europa SI alla TAV , l’opera che metterà la Pianura Padana dentro la Rete europea su rotaia del futuro, più che dai partiti e’ stato rappresentato questa volta dalla Società Civile che attraverso il nostro Movimento SITAV ha portato il Governo a scegliere il SITAV”.

Segue il risvolto economico dell’analisi di Giachino che precisa: “La lettera del MIT alla Commissione Europea in cui si conferma che l’Italia porterà avanti la TAV per l’interesse nazionale rappresenta una novità importante nella politica italiana perché la parte maggioritaria della Alleanza che governa il Paese, storicamente contraria a quest’opera, ha cambiato opinione, con una grande lacerazione interna, grazie alla Grande Mobilitazione della Società Civile che con tre grandi Manifestazioni in meno di sei mesi ha ripetutamente detto SITAV “. 

Una mobilitazione, prosegue Giachino, che è sicuramente alla origine delle recente decisione europea di raddoppiare i fondi europei a favore della parte italiana dell’opera.

L’augurio è che questa grande svolta spinta dalla Società Civile  riporti la politica a rinnovarsi profondamente e a creare prioritariamente le condizioni per il ritorno alla CRESCITA della Economia e del Lavoro dopo i 18 anni di stasi economica che hanno impoverito gran parte del Paese.

La buona politica colga questa spinta della Società Civile per uscire dalla sua inconcludenza che l’ha resa sempre meno apprezzata dalla gente.”

Entrando nel merito della mobilitazione di ieri, Mino Giachino osserva che “ La Forte diminuzione della partecipazione dei NOTAV al Corteo  che voleva essere la risposta al Cambio di Linea del Governo che ha sbloccato i lavori , dimostra che La grande maggioranza del Paese vuole la TAV e la CRESCITA.

E’ una svolta storica determinata dal nostro Movimento SITAV cui noi di SILAVORO SITAV abbiamo dato un contributo decisivo.

La manifestazione di ieri e gli scontri finali dicono che purtroppo PERINO non controlla più la parte violenta della protesta”.

Qual’è l’auspicio del leader del SITAV? Che “i valsusini contrari alla TAV si stacchino nettamente dai violenti ne guadagnerà tantissimo la Valle di Susa. Lo dico da padre di tre figli preoccupato dalla forte disoccupazione e dagli annunci di migliaia di posti di lavoro in discussione”

Seguiremo gli sviluppi. La posta per lo sviluppo del Piemonte sarà determinante.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 28/07/2019