Settimo Torinese (TO) - L’escalation della violenza nei confronti delle forze dell’ordine non turba il PD

Respinto in consiglio comunale un odg di “vicinanza alla Forze dell’Ordine” proposto dalla Lega, mentre la mattanza continua

Purtroppo sta quasi diventando una consuetudine, stile anni ’70, quando ragazzi politicamente orientati lanciavano molotov e tendevano agguati alle Forze dell’Ordine. Per riferirci agli ultimi giorni, la situazione è raccapricciante. A Torino dopo tanti precedenti episodi, giovedì scorso  agenti di Pubblica sicurezza in barriera di Milano sono stati accerchiati da stranieri in difesa di un nigeriano che non voleva farsi identificare. Per riportare la calma sono dovute intervenire numerose volanti e dei privati cittadini con spray urticante. Ma gli agenti hanno dovuto recarsi al pronto soccorso per le contusioni riportate.

A Roma nella notte di giovedì scorso, Christian Gabriel Natale Hjorth ed Elder Finnegan Lee  2 americani  di 19 anni hanno derubato ed ucciso il vice brigadiere Mario Cerciello Rega, 35 anni, con otto coltellate in punti vitali mentre stava facendo un controllo, in quanto i due in cerca di stupefacenti avevano rubato un borsello all’intermediario dello spacciatore. Da quanto si apprende, lo stato di fermo dei due studenti, distintisi per cinismo, è stato confermato dalla magistratura. Starebbero inoltre affiorando circostanze ancora più sconcertanti.

In val di Susa, dove ieri pomeriggio era in programma una manifestazione NOTAV si sono ripetuti gli scontri con le forze dell’ordine. Manifestazione non certo pacifica capeggiata da quel Alberto Perino ambiguo e già condannato per episodi di violenza ed istigazione all’odio nei confronti delle Forze dell’Ordine. I 15.000 partecipanti, secondo gli organizzatori, nonostante la pioggia si sono introdotti nella zona rossa e, incuranti dei divieti, hanno danneggiato e divelto il cancello di accesso al cantiere dell’alta velocità. Il repertorio dei facinorosi si è ripetuto con lanci di bombe carta, pietre e bombole contro gli agenti, che hanno provocato feriti tra  le Forze dell’Ordine.

Sono già stati identificati e denunciati circa cinquanta componenti del gruppo anarchico Askatasuna, quali autori dei gesti più efferati. Intanto i NOTAV, tra i qual iìsi annidano anche i “Nosiglia boys”, promettono altre mobilitazioni.

In questo clima, non episodico ma caratterizzato dalla violenza consumata in gran parte da stranieri in gruppo o da soli, anarchici e dall’ala violenta del Movimento NO TAV, le forze dell’ordine continuano a pagare con il sangue e la vita.

Nei giorni scorsi a nome della Lega, Antonio Borrini, un giovane consigliere comunale di Settimo Torinese aveva illustrato un odg di solidarietà con le Forze dell’Ordine, che riportava dati evidenti ed inconfutabili “In tutto il 2018 sono stati aggrediti 2646 uomini in divisa per una media di sette uomini della polizia feriti al giorno; il 47.8% dei casi ha visto immigrati commettere le violenze.

I numeri parlano chiaro”.  Per poi precisare che “l’ultimo dei tanti (troppi casi) in questo 2019 è accaduto a Torino, dove un nigeriano 23enne ha staccato a morsi la falange del dito medio della mano sinistra di un agente”. Seguiva il riferimento ai” dati avuti dall’ufficio stampa della polizia di Stato che attestano come nei primi mesi del 2019 sono già 248 i tutori dell’ordine feriti e 2 quelli uccisi in servizio.”  Con tali premesse, i consiglieri proponenti (Lega), auspicano che “ la Sindaca a nome e per conto di tutto il Consiglio Comunale metta in campo iniziative che valorizzino il lavoro e l’esempio delle Forze dell’Ordine, trasmettendo, nelle forme ritenute più opportune, ai vertici locali dei Carabinieri,  un plauso per l’abnegazione ed il senso del dovere che gli uomini e le donne in divisa quotidianamente esprimono a tutela dei diritti costituzionalmente sanciti”.

Iniziativa prontamente  stoppata dal PD e grillini associati. Le conclusioni purtroppo sono  presto tratte. Dinanzi al tributo di sangue, si sta ripetendo la distrazione per non chiamarla copertura dell’eversione da parte della sinistra, ripercorrendo una ben triste memoria? Certi atteggiamenti rischiano di creare contagio ed alimentare la cultura dell’indifferenza se non del disprezzo nei confronti di chi difende la libertà del cittadini. Quando il delitto di Roma era appena consumato tale Eliana Frontini, un’insignificante insegnante di provincia, su un social ha postato questo commento: ”Uno in meno e chiaramente con sguardo poco intelligente. Non ne sentiremo la mancanza”

Tempi bui. C’è sempre chi è disposto ad assolvere “il compagno che sbaglia”. Qualcuno ci potrebbe spiegare il contrario?

 

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Articolo pubblicato il 28/07/2019