“La storia di San Michele”

Nella splendida Capri, il medico Axel Munthe, amico di Henry James, costruisce la sua casa, tra ricordi, nostalgia e memoria.

I ricordi ed il desiderio di vacanze, ci portano ad Anacapri sulle orme di Axel Munthe per rivivere l’atmosfera che, complice lo splendore del paesaggio, solamente un luogo magico, ove  si è svolta una vita  con una forte connotazione solidaristica oltre che culturale, è in grado di trasmetterci ancora oggi.

 

E’ la magia che “ai naviganti intenerisce il core” in un mai sopito sentimento di amore che trova nella natura e nell’arte i riferimenti appropriati.

 

Axel Munthe, decide di scrivere La storia di San Michele dietro suggerimento dell’amico Henry James, per vincere l’angoscia della malattia, delle tenebre incombenti e della solitudine, racchiudendo tra le mura di questa villa sospesa tra l’azzurro del mare e del cielo, tutta la sua storia, i suoi sentimenti, quelle emozionanti rivelazioni a cui il progetto di San Michele diede vita.

 

Per riuscire a comprendere questo affascinante libro, che non è un romanzo storico, non è un memoire, non è un trattato di archeologia, ma è tutto questo e anche molto di più, occorre avvicinarsi all’altrettanto affascinante figura del medico svedese Axel Munthe, un personaggio divenuto leggendario tanto nel mondo della medicina quanto della letteratura.

 

Nato nel 1857, laureatosi a Parigi e allievo di Charcot, la sua personalità trasmette ai pazienti un eccezionale carisma, ed il suo carattere lo porta ad offrire il proprio aiuto a chiunque, senza distinzioni, dai reali di Svezia agli artisti scandinavi di passaggio in Francia.

 

Giunto ad Anacapri in seguito alle epidemie che sconvolgono la regione di Napoli, vi si stabilisce definitivamente come medico condotto, e viene immediatamente attratto dalle rovine della cappella medievale di San Michele, attorniata da un vasto vigneto.

 

Sull’isola Munthe avrebbe costruito, con l’aiuto di maestranze locali, la Villa cosiddetta di San Michele, e a questa dimora dedicò quello che è il suo libro più famoso, la “Storia di san Michele L’antica cappella e il giardino, con l’emozionante sfondo del mare che circonda Capri, diverrà la dimora dell’anima di Axel Munthe, per tutta la sua vita.

 

L’11 febbraio 1949 morì Axel Munthe al Palazzo Reale di Stockholm, all’età di 92 anni. Munthe era medico e scrittore di fama internazionale. Il suo libro La Storia di San Michele (1929) fu tradotto in una cinquantina di lingue.

 

Axel Munthe era un uomo moderno e frequentava gli intellettuali più noti del suo tempo. Come medico si interessò presto di psicologia e si spese molto anche per i diritti degli animali.

 

Tranne brevi intervalli, Axel Munthe visse a Capri più di 56 anni. Il suo amore per l'isola coincise con il consolidarsi della fama di questo luogo di villeggiatura preferita da personalità di spicco provenienti da tutto il mondo: oggi la sua villa è uno dei luoghi più visitati di Capri.


Condivise la passione per la musica, la natura e gli animali con la Regina Vittoria di Svezia, che motivi di salute trascorse a Capri lunghi periodi.

Per proteggere gli uccelli migratori di Capri, che all'epoca rischiavano lo sterminio causa una caccia indiscriminata, Axel Munthe decise di acquistare il terreno costituito dal Monte Barbarossa per offrire agli uccelli migratori una zona protetta.

 

Innamorato dell’arte, della bellezza e della natura, rispettoso di tutto quanto riguarda l’ambiente e la vita umana, giorno dopo giorno, egli segue personalmente il progredire della costruzione, ma non riuscirà mai a vederla completata, a causa di una malattia che lo porterà alla perdita della vista e ad essere costretto infine a ritornare a Stoccolma. Ma la villa, che alla sua morte lascerà in dono allo stato svedese, resterà per sempre là, dove egli ha voluto che sorgesse.

 

La sua opera letteraria è anche la storia di un’epoca dura, sofferta e contrastata, della rovina e della rinascita portate dalla guerra in tutta l’Europa, raccontata in un libro che diviene, pagina dopo pagina, un continuo e poetico intrecciarsi di esistenze e di eventi, rivissuti in quel rifugio “aperto al sole, al vento e alla luce del mare”.

Oggi la villa, divenuta museo, è visitabile.

 

Museo di Villa San Michele, informazioni pratiche:


Come arrivare: da Capri autobus per Anacapri, scendere a Piazza Vittoria (la fermata principale), salire le scale di fronte alla fermata e proseguire lungo il viale alberato sulla sinistra.
Orari: il museo è aperto tutti i giorni, tutto l'anno, dalle 9.00 a un'ora prima del tramonto.
Biglietto d'ingresso: 8 euro
Official website:
www.villasanmichele.eu”.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 28/07/2019