Anche viaggiare gratis è un diritto?

Lettera aperta di una Cittadina torinese

Spostarsi. Un’azione semplice, in apparenza banale, che siamo chiamati a compiere ogni giorno per recarci laddove necessario.

Eppure, spesso, nelle nostre città tragitti di pochi chilometri si trasformano in un’odissea eterna e scoraggiante, costellata di difficoltà e di insidie. E anche Torino non brilla in quanto a efficienza dei Trasporti…, anzi.

Riceviamo e pubblichiamo qui di seguito la lettera aperta di una Cittadina, la quale pone argomenti e riflessioni sulle attuali dinamiche di mobilità pubblica: che, va detto, scoraggiano i virtuosi, facendo proliferare situazioni di promiscuità e disagio da cui, ovviamente, si avvantaggiano i furbetti!

“Dolcemente viaggiare”??? Almeno per noi Torinesi…, sono altri tempi!

 

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Buongiorno,

sono una signora operata di artroprotesi e per raggiungere il luogo dove faccio riabilitazione sono costretta a prendere il taxi. Usare i mezzi pubblici per spostarmi in città è infatti per me troppo rischioso, a causa dell’abnorme affollamento all’interno di molti di essi.

Mi chiedo a che serva la targhetta indicante la capienza massima di persone, se non a farti sentire presa in giro, arrabbiata e sconfortata per il fatto di dover vivere nel “tuo” Paese diventato terra di conquista e senza punti fermi.

Sarebbe ora, ma veramente ora, di fare in modo che sui mezzi possa salire solo chi ha il biglietto! E basterebbero dei semplici tornelli, rotanti in un senso o nell’altro, posizionati all’entrata e all’uscita dei bus per garantire salite e discese ordinate.

Ho letto da qualche parte che tutto questo non si può fare per ragioni di sicurezza… Sicurezza?!? Ma quale sicurezza, quando durante un qualsiasi corso di protezione sul luogo di lavoro si insegna come prima cosa a evitare il pigia-pigia, a mantenere l’ordine e a far rispettare le regole.

Già, far rispettare le regole…, perché le troppe forzature (oggi, in generale, in tutti i campi) che generano prepotenza e prevaricazione, alla lunga non sono più tollerabili e tollerate.

Mi auguro che le “stelle” del Governo del cambiamento e di Palazzo Civico “non stiano solo a guardare”, (personalmente avevo sperato che brillassero…) per evitare in caso contrario che si spengano definitivamente!

 

Lettera aperta al Sindaco di Torino
e
all’Assessore ai Trasporti Maria Lapietra

 

 

(Immagine in copertina tratta da Diario di Torino)

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Articolo pubblicato il 15/07/2019