Cronaca dai quartieri di Torino - Piogge violente: in città vecchi e nuovi problemi
Foto di repertorio (La Stampa)

Giustizia & Sicurezza: "Tombini intasati, Smat effettui controlli immediati"

In seguito ai violentissimi nubifragi di questi giorni molti tombini intasati hanno causato situazioni drammatiche specialmente nei corsi Toscana, tra il civico 79 e 81, Lombardia angolo via Foglizzo ed in strada Altessano, al civico 57/B; una situazione che deve tuttavia essere monitorata in tutta la città.

Insieme con Giustizia & Sicurezza abbiamo potuto constatare come perduri “la storia infinita” degli allagamenti che si ripetono ogni volta che Giove Pluvio scatena la propria forza con grandinate e piogge divenute ultimamente assai preoccupanti.

A seguito degli ultimi accadimenti, Paolo Biccari e Marco Paganelli, Presidente e Vice dell’Associazione, si rivolgono nuovamente a Smat per

un intervento urgente volto a sostruire i chiusini per evitare, in futuro, disagi simili a quelli di questi giorni”.

Precarietà ormai consolidata nel tempo che si avvale della “collaborazione” di chi ha pensato bene di porre i bidoni per la raccolta dei rifiuti nel cortile del palazzo e posizionati nelle vicinanze dei balconi; ci riferiamo al civico 18 di via Arno':

“I  condomini riscontrano la presenza di blatte, probabilmente provenienti dall’immondizia, e lamentano altresì il cattivo odore che giunge negli appartamenti”.

Accertato il problema, Biccari e Paganelli chiedono un intervento urgente di Amiat volto a spostare le pattumiere sulla strada per porre fine al disagio divenuto insopportabile specie ora che con le temperature elevate i miasmi si fanno sempre più insopportabili. 

Degrado e disagi vengono segnalati e monitorati anche presso i giardini Cavallotti nei corsi Toscana, Cincinnato e in strada Altessano:

“Sono in stato di totale abbandono – dicono i due responsabili dell’Associazione – con ben 5 panchine inagibili, 4 alberi abbattuti mai sostituiti e l'altalena, presente nell'area gioco, risulta in parte rimossa. L’ex bocciofila Rastel Verd è poi un monumento al degrado. L'area è transennata, ma facilmente accessibile, frequentata da persone per dormire e da tossici per drogarsi. Vi sono infatti tantissime siringhe utilizzate da questi ultimi, numerosi rifiuti e una buca molto pericolosa. Abbiamo già segnalato, in passato, situazioni simili”.

Concludono denunciando l’assordante silenzio delle istituzioni

“alle nostre richieste di riqualificazione delle periferie del capoluogo piemontese, il che conferma il loro fallimento. Continueremo a chiedere il rispetto dei diritti della collettività”.

Chiudiamo l’incontro con Biccari e Paganelli nelle immediate vicinanze dell’apertura del KappaFutur Festival 2019:

“Apprendiamo che la zona prevista per lo svolgimento del KappaFutur Festival 2019, nel Parco Dora a Torino, sarebbe pari a 12.000 metri quadrati, ma quella chiusa attualmente è di 150.000 e che potrebbe essere attuato uno sconto, all’importo, che l’ente organizzatore dovrà versare al Comune. I lavori di preparazione sono iniziati inoltre, il 28 giugno, senza la delibera di Palazzo Civico e che quest’ultimo intervenisse per bloccare tale occupazione abusiva del suolo pubblico”.

Per questo chiedono alla sindaca Chiara Appendino di chiarire tali questioni e di evitare, in futuro, un’eventuale gestione compartecipata dell’area insieme ad enti privati:

“Le Autorità svolgano pienamente il lavoro per cui sono pagate dai cittadini e facciano rispettare le norme in vigore, senza distinzioni, perché tutti siamo uguali davanti alla Legge italiana”.

Affermazione che in questi momenti non lascia senza dubbi legittimi.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 05/07/2019