La pastorizia sta vivendo la fase della transumanza, cioè lo spostamento delle greggi e del bestiame dai pascoli tradizionali a quelli in quota alla ricerca di un nutrimento e di un clima migliore e di un migliore pascolo.

Una vera e propria migrazione, una antica tradizione che perdura nel tempo per garantire agli animali il pascolo fresco in tutte le stagioni.

Da fine giugno vengono raggiunti gli alpeggi dove le greggi resteranno, compatibilmente alle variazioni del clima, fino agli ultimi giorni di settembre per poi rientrare ai rispettivi fondovalle per la demonticazione.

E proprio in questi giorni abbiamo assistito alla monticazione delle greggi di un allevatore valsusino, Giovanni Pognant, che con i figli ha “accompagnato” le pecore agli alti pascoli sulle montagne sopra Chianocco, nello stupendo comprensorio alpino che fa da cornice al Rocciamelone.

Una permanenza nell’alpeggio di “Balmafol” per poi discendere nella vallata di Lanzo, oltre il crinale, per raggiungere quello intorno al lago di Malciaussia e rientrare, a fine stagione, all'Argiassera, ridente borgata del Comune di Bussoleno, per ridiscendere in pianura.

Una tradizione storica, una consuetudine per chi la pratica, una forte emozione per chi vi assiste.

Ciò che è accaduto a noi di Civico20News, testimoni del passaggio notturno del gregge nel vocio festoso dei piccoli, alcuni di appena un giorno, e dei cani fedeli accompagnatori e custodi dell’incolumità.

Una realtà che ci veniva raccontata, ma ben altra cosa è vivere anche soltanto una breve parentesi, un momento di tenerezza ed il senso della maternità.

Ed è bello raccontarlo con alcune immagini che abbiamo scattato nel profondo rispetto degli animali, senza turbare ciò che per loro è una normalità, attesa per poter godere del refrigerio e della freschezza dei pascoli, e per noi la gioia di condividere un fenomeno naturale che fa parte della loro e della nostra vita.