Centocinquanta opere provenienti dalle collezioni Intesa Sanpaolo, per descrivere l’arte negli anni del dopoguerra ai cosiddetti anni di piombo
Il neonato Sistema Museale della Fondazione Pistoia Musei diretto dal Direttore Scientifico Philip Rylands, avvia le sue attività espositive con due importanti mostre: “Italia Moderna 1945-1975, e la seconda a Palazzo de Rossi sull’arte del Novecento sviluppatasi a Pistoia . Ma procediamo con ordine. Il Palazzo Buontalenti restaurato ospita fino al 25 agosto 2019 la grande mostra che l’istituzione bancaria Intesa Sanpaolo ha messo generosamente a disposizione una selezione di opere provenienti dalle sue collezioni di Arte Moderna italiana - delle Gallerie Italia di Milano - forse le più vaste in Italia nel loro genere. “Dopo l’incorporazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia , sono confluite nelle raccolte di Intesa Sanpaolo (scrive Michele Coppola (Direttore Centrale Arte Cultura e Beni Storici Intesa Sanpalo) splendide testimonianze d’arte del territorio, dai preziosi dipinti del Seicento fiorentino in collezione Bigongiari, alle tempere murali di Boldini provenienti dalla villa “La Falconara”, fino a opere del Novecento pistoiese”.
La mostra “Italia Moderna 1945-1975 Dalla Ricostruzione alla Contestazione”, bisogna premettere, che la seconda parte di questa tematica si svilupperà nel tardo autunno, e che il progetto espositivo e stato possibile grazie ai restaurati ampi spazi del Palazzo Buontalenti i quali hanno permesso di accogliere circa centocinquanta opere scelte dal curatore Marco Meneguzzo (professore di Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia di Brera a Milano) e poter illustrare il periodo dell’arte italiana svilluppatasi dal 1945 al 1975 attraverso eccellenti capolavori, un’ altro sito inferiore come capienza, non avrebbe permesso di esporre tutti i capolavori, e limitare al minor numero di opere non avrebbe potuto illustrare il contesto ricco e variegato della pittura e scultura del periodo, e si sarebbe votato ai soliti lavori di maestri eccellenti, escludendone degli altri artisti con opere altrettanto significative.
Attraverso questo nucleo di opere selezionate dalle collezioni di Intesa Sanpaolo si analizza un periodo cruciale della vita artistica e culturale italiana, si ripercorre i trent’anni che vanno dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ai cosiddetti “Anni di Piombo” come un grande articolato affresco in cui le esperienze artistiche sono lo specchio dell’evoluzione sociale e compartimentale degli italiani.
Il curatore Marco Meneguzzo, che è anche l’autore del catalogo bilingue italiano-inglese che accompagna la mostra edito da Marsilio Editori ( pp.301 illustrazioni colori e bianco/nero) ha suddiviso l’esposizione in sette macrosezioni dando una interpretazione diversa di lettura da quelle tradizionalmente adottate per la storia dell’arte contemporanea. La mostra inizia dalla ricostruzione: la guerra non aveva lasciato solo macerie materiali, ma anche culturali; avviare i contatti riallacciare i rapporti tra l’arte italiana e il resto del mondo; la nascita dei nuovi maestri che l’arte compresa quella contemporanea produceva per movimenti e tendenze che stavano sorgendo. La nuova società industriale, con la nascita della pittura collettiva; L’arte espressa nel periodo del boom economico, la nascita dell’arte povera, infine l’arte della contestazione.
“Questa iniziativa e solo l’inizio di importanti esposizioni ad alto livello, il recupero e l’apertura di altri siti culturali che Pistoia dopo essere stata Capitale Italiana della Cultura nel 2017, che è stato molto importante – afferma Luca Iozzelli Presidente Fondazione Caript CEO FPM – Pistoia Eventi Culturali- che non solo ha prodotto, effetti mediatici, ma ha reso consapevole la comunità delle qualità artistiche e culturali della nostra città, spesso più propensa a nascondersi che capace di mostrarsi nella sua oggettiva bellezza”.
Descrizione foto
Foto copertina catalogo della mostra: tempera su carta“Senza titolo” di Jannis Kounellis
Foto 1 Angelo Bozzola Funzione di forma concreta 1953 olio e tempera su masonite/ cm 75x74, collezione Intesa Sanpaolo
Foto 2 Emilio Vedova “Spazio onquieto11, 1957 tempera grassa su tela, cm 134,5x168,5, collezione Intesa Sanpaolo
Foto 3 Bruno Munari “Negativo - positivo giallo-rosso 1951 olio su tela cm 100x100, collezione Intesa Sanpaolo
Foto 4 Alberto Burri “Composizione” 1949-1950 olio tela, stoffa, vinavil su faesite cm 35,2x40,2, collezione Intesa Sanpaolo
Foto 5 Arnaldo Pomodoro “Sfera” bronzo diametro cm 50 collezione Intesa Sanpaolo
Foto 6 Giò Pomodoro “Folla IV” 1963 bronzo cm 80x163x46 collezione Intesa Sanpaolo
Foto 7 Tano Festa “Michelangelo” 1967 smalto su tela 81x65 cm collezione Intesa Sanpaolo
Foto 8 Aldo Mondino “Recontres” 1968 acrilico su tela con interventi a matita e pennarello neri cm 115,5x89,5 collezione Intesa Sanpaolo
Foto 9 Luciano Fabro “De Italia” 1972, pelle tipo riviera, colore naturale 102x96 cm, collezione privata
Foto 10 Salvatore Mangione “SALVO tricolore” 1971 Tempera su carta, 49x49.collezione Intesa Sanpaolo
“Italia Moderna 1945-1975” Palazzo Buontalenti Via De’ Rossi 7 Pistoia. Orari apertura tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 18.00. Chiuso il Mercoledì. Informazioni tel. 0573. 974266
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Articolo pubblicato il 19/06/2019