Mozart e Beethoven contro «l’emergenza freddo»: due concerti a Torino e Aosta

Per far fronte all’emergenza freddo del prossimo autunno/inverno la Parrocchia della Gran Madre di Torino organizza un «Concerto dell’accoglienza» in favore dei senza dimora

Per far fronte all’emergenza freddo del prossimo autunno/inverno la Parrocchia della Gran Madre di Torino organizza un “Concerto dell’accoglienza” in favore dei senza dimora che nella stagione rigida, dinanzi al freddo pungente altro non possono opporre se non sacco a pelo o un cartone da imballaggio.

 

Con un programma di tutto rispetto, la sera del 30 giugno vengono eseguiti al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino, il V Concerto per pianoforte ed orchestra di Beethoven l’“Imperatore” e la celeberrima Sinfonia “Jupiter” K.551 di Mozart dall’Orchestra Melos Filarmonica diretta da Guido Guida e con Andrea Boccaletti al pianoforte solista.

 

Stesso concerto con stessi protagonisti, viene poi replicato due sere dopo (martedì 2 luglio) al Teatro Splendor di Aosta.

 

Con il ricavato (biglietto unico di 15 euro) la Parrocchia della celebre Chiesa della Gran Madre di Torino intende avviare un nuovo Centro di accoglienza permanente contro l’emergenza freddo. Sono infatti in via di allestimento, alcuni locali gestiti da volontari, che a partire dall’autunno prossimo si inseriranno nella più ampia rete di dormitori coordinati dalla Diocesi attraverso un protocollo condiviso col Comune di Torino. Per una decina di senza dimora (tanti sono i posti disponibili) sono previsti, oltre ad un letto e delle coperte, anche un pasto caldo e una prima colazione, grazie all’apporto di alcuni volontari. 

 

Con la duplice iniziativa si vuole far conoscere alla cittadinanza la rete dei servizi del Comune e della Diocesi che ogni anno si attivano per far fronte all’emergenza, sensibilizzando le comunità cristiane, il territorio e la città all’accoglienza delle persone in difficoltà. È il primo caso – sottolinea don Paolo Fini, parroco della Gran Madre, ispiratore dell’iniziativa, di una Parrocchia, peraltro apprezzata per la sua attività in favore dell’arte (la Gran Madre ospita spesso concerti musica classica ndr.) che si apre all’ospitalità dei senza tetto. “Dopo tale iniziativa – commenta –la nomea della Gran Madre come borgo snob, legato solamente alla movida verrà forse messa in dubbio”.

 

A fianco della Parrocchia organizzatrice, l’area sociale della Curia della Diocesi, l’Ufficio Diocesano della Pastorale della salute, la Caritas diocesana e la Cooperativa Centro Torinese di Solidarietà e il Comune di Torino, oltre ad alcuni sponsor privati.  

 

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Articolo pubblicato il 23/06/2019