Cronaca dai quartieri di Torino - Erba alta, Giustizia & Sicurezza: “Comune Torino non minimizzi voce cittadini”

L'Associazione replica alle affermazioni dell'Assessore Unia

“Respingiamo con fermezza le affermazioni dell’assessore all’Ambiente, del Comune di Torino Alberto Unia, che ha definito le segnalazioni legate all’erba alta “falsi allarmismi”.

Così Paolo Biccari e Marco Paganelli replicano alle dichiarazioni dell’Amministrazione comunale che, evidentemente infastidita dall’eco di risonanza destata dalle risultanze sul territorio testimoniate da Civico20News, minimizzano la voce dei cittadini anziché adoperarsi alla ricerca di soluzioni valide ed appropriate della situazione che è sotto gli occhi di tutti.

“L’incapacità, inoltre, delle Circoscrizioni della città – insistono i due responsabili dell’Associazione - di reperire i fondi adeguati, per affrontare l’emergenza, evidenzia l’utilità di dimissioni immediate dei Consiglieri competenti (?) in materia, dei loro presidenti e del coordinatore di questi ultimi, nel caso della 5 Marco Novello. Tutti loro sono retribuiti con soldi pubblici e hanno il dovere, pertanto, di espletare con maggiore responsabilità le proprie mansioni, evitando danni ai torinesi”. 

Paolo Biccari e Marco Paganelli, responsabili dell'associazione Giustizia & Sicurezza, in nome dei cittadini che sempre più numerosi si rivolgono quotidianamente a loro, nella fattispecie  persone esasperate da problemi di vario genere causati da istituzioni sempre più inefficienti, invocano altresì:

“Cerchiamo referenti in tutta Italia. Uniamoci contro il diffuso fallimento di troppe istituzioni locali. Occorre ribellarsi alla gestione di alcuni governanti che sanno realizzare solo propaganda in periodo elettorale; ottenuto il consenso dei cittadini, il degrado aumenta in troppe città e i disagi rappresentano quindi una realtà quotidiana per buona parte di 60.440.671 persone”.

Lo dimostrano anche le segnalazioni, sempre più numerose, che Giustizia & Sicurezza inoltra alle autorità locali e, spesso, nazionali:

“Vogliamo portare il successo del “Modello Torino” negli altri centri urbani della penisola, rieducando così i cittadini a sentirsi parte del proprio territorio. Vinceremo questa battaglia di civiltà, che stiamo proseguendo da tempo ed in modo pacifico, solo se compatti e ancora più numerosi”.

Ritornando all’emergenza erba alta, ci viene da ricordare come, in un passato non troppo lontano, l’allora governo cittadino risolvette in parte il problema ricorrendo al sistema più semplice e determinante: le mandrie (immagine La Stampa) che furono condotte in alcuni parchi e produssero il miglior “prato inglese” che si potesse sperare.

Un metodo che, ovviamente, non si può applicare nei quartieri, ai bordi delle strade soprattutto per non mettere in pericolo gli animali.

Potrebbe, tuttavia, essere uno spunto per trovare adeguate soluzioni prima che la città, e le periferie in particolare, aggiungano un’altra precarietà a quelle che quotidianamente suscitano perplessità e diffuso malcontento.

 

 

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Articolo pubblicato il 13/06/2019