C'è la svolta sulla Tav. La Ue è pronta a pagare il 55%.

Una settimana fa Matteo Salvini aveva dichiarato alla stampa che da Bruxelles stava per arrivare una buona notizia. Ovvero che l'Unione Europea era pronta ad alzare dal 40% al 55% la partecipazione al finanziamento del tunnel di base della Torino-Lione.

 

La conferma arriva ora dalla coordinatrice del Corridoio mediterraneo della Ue, l'ex premier slovacca Iveta Radicova, che ha confermato tale disponibilità da Lione. Il costo del tunnel di base tra Bussoleno e Saint Jean De Maurienne è di 8,6 miliardi di euro. 

 

Il M5s potrebbe quindi ritrovarsi senza più alibi di fronte alla Lega, la quale ha sempre spinto per la realizzazione dell'infrastruttura. Che Salvini intendesse andare all'attacco sulla Torino-Lione dopo il voto europeo che ha ribaltato gli equilibri nella maggioranza era prevedibile.

 

Così come in molti si aspettano che, in caso di rimpasto, una delle teste destinate a cadere sia quella di Danilo Toninelli, che da ministro delle Infrastrutture aveva commissionato il contestatissimo rapporto costo-benefici che bocciava la realizzazione del tunnel. Ora ecco la tessera giusta per finire il puzzle: un assist formidabile da Bruxelles per vincere le resistenze residue dei Cinque stelle. E Salvini sicuramente non se lo farà sfuggire. 

 

"Il voto in Piemonte un referendum sulla Tav"

"Qualsiasi ulteriore analisi costi-benefici con questi ulteriori finanziamenti renderebbe assolutamente utile, vantaggioso e doveroso completare un'opera fondamentale che ha avuto l'ok sotto forma di referendum delle elezioni regionali da oltre l'80% degli elettori piemontesi", aveva detto Salvini la settimana scorsa, commentando quelle anticipazioni oggi confermate.

 

La speranza del vicepremier è che il M5s approfitti della novità per dire sì alla Tav senza perdere troppo la faccia, dal momento che il rapporto costi-benefici aveva posto la questione su un piano economico, non ideologico. "Noi abbiamo piena fiducia nel ministro Toninelli", aveva aggiunto Salvini, "contiamo che dal M5s arriveranno tanto sì".

 

Dopo le parole di Radicova Salvini non è ancora tornato sulla questione, avendo messo bene in chiaro in precedenza la sua posizione in merito. A dargli manforte, e ad azzardare qualche conto, arriva il deputato Davide Gariglio, in quota Pd nella Commissione Trasporti.

 

"Con la disponibilità dell'Unione europea di portare dal 40 al 55 per cento la sua partecipazione al finanziamento del tunnel di base della Torino-Lione, l'Italia risparmierebbe oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro", afferma Gariglio, "a oggi infatti il nostro paese spenderebbe 3 miliardi di euro per la tratta internazionale e 1,7 miliardi di euro per la tratta nazionale ma con la nuova rimodulazione dei finanziamenti da parte dell'Ue i costi si ridurrebbero passando a 2 miliardi di euro e 1,3 miliardi di euro rispettivamente per la parte internazionale e nazionale.

 

Rinunciare ad una opera strategica con costi così ridotti sarebbe una follia".

 

Fonte: Agi-Agenzia Giornalistica Italia spa

immagine: lastampa.it

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Articolo pubblicato il 05/06/2019