Belluno – Dipinti del Settecento di Sebastiano Ricci della Fondazione Cariverona esposte nelle sale di Palazzo Fulcis

Alcune delle opere presenti vengono mostrate al pubblico per la prima volta fino al 22 settembre 2019

Uno dei straordinari dipinti prestati dalla Fondazione Cariverona per la mostra: ”Sebastiano Ricci. Rivali ed eredi. Opere del Settecento della Fondazione Cariverona” curata da Denis Ton (conservatore dei Musei Civici di Belluno) è l’affascinante tela di Giovanni Antonio Pellegrini popolarmente conosciuta come il “Ritratto di Milady”, musealmente classificata invece “Ritratto di signora in un giardino con ancelle al pozzo”(Foto copertina ). Le opere  vengono esposte fino alla domenica  22 settembre 2019 al terzo piano nobile del Palazzo Fulcis (restaurato nel 2017) e sono messe a confronto con il ciclo pittorico dei Ricci.  Sebastiano Ricci lavorò in questo palazzo e fu autore di tre tele:“la caduta di Fetonte” (foto 1), “Ercole al bivio”( foto  2), Ercole ed Onfale (foto 3),  per il Camerino d’Ercole, capolavori unici del Settecento.

Nelle cinque sezioni si compie un affascinante percorso intorno alla pittura di Sebastiano Ricci e del nipote Marco mentendo, insieme opere di maestri che furono dei veri e propri rivali, ma dalla pittura di Sebastiano ne furono direttamente influenzati, sia per la natura del suo linguaggio sia per esserne stati allievi. “Le opere convocate in mostra – scrive nel catalogo edito da Cierre (Foto 4) il curatore – documentano efficacemente la produzione di molti dei maestri più importanti attivi tra la fine del Seicento e il Settecento in Veneto. Scegliendo  le opere della Collezione Cariverona, tra quelle realizzate negli anni di attività dei due maestri, viene dunque naturale - sostiene Denis Ton - identificare tele di Andrea Celesti, Antonio Bellucci ( Vocazione di Santa Rosalia ), Giovan Gioseffo Dal Sole ( Maddalena Penitente Foto 9 ), quegli elementi che costituirono le premesse su cui venne a costruirsi, tra libertà materica, accademismo di fine Seicento e cultura emiliana, il complesso  del retroterra culturale da cui prese le mosse la grande operazione condotta da Sebastiano. Compongono poi, questo nucleo di opere della Collezione Cariverona altre  tele come quelle di: Jacopo Amigoni “Venere e amore” (Foto 6) , Francesco Fontebasso “Annunciazione” (Foto 7), Nicola Grassi “Giacobbe divide il gregge di Labano (Foto  8) ”.

L’influenza dell’arte  sviluppata dal nipote Marco Ricci, non fu minore, per quanto riguardava la storia del paesaggio, talvolta operava in collaborazione con lo zio. In mostra sono presenti dipinti di Peruzzini e Magnasco, e le opere di Antonio Diziani ”Paesaggio con viandanti” (Foto 10) e Antonio Zais,  che illustrano  il ruolo e  l‘importanza che aveva l’arte di quel tempo per il territorio bellunese.   

Il lascito di Sebastiano Ricci per la pittura veneta del XVIII secolo, è per molti versi, incalcolabile. Non solo per gli artisti che a lui furono più prossimi, ma anche per artisti di grande personalità come Giambattista Tiepolo, che fu il grande genio del secolo, o  come Giambattista Piazzetta che i contemporanei lo chiamarono del “lume solivo”.

Sebastiano Ricci per la sua bravura, negli anni dei primi decenni del Settecento ricevette molte commissioni di prestigio mentre cresceva sempre più la fama dell’artista. Dalla corte reale di Torino ricevette l’incarico di dipingere tele per il Palazzo Reale  e per il Castello di Rivoli, la volta dell’aula magna dell’Università degli Studi di Torino, due pale d’altare per la Basilica di Superga. L’esposizione consente di riflettere sul ruolo svolto dai due grandi maestri d’arte bellunesi Sebastiano e Marco Ricci nella creazione di opere pittoriche di dimensione europea.

Descrizione foto copertina: Giovanni Antonio Pellegrini “Ritratto femminile con ancelle”

 Foto 1 Sebastiano Ricci  “Caduta di Fetonte”

Foto 2 Sebastiano Ricci “Ercole al bivio”

Foto 3  Sebastiano Ricci “Ercole ed Onfale”

Foto 4 Copertina libro  

 Foto 5 Sebastiano Ricci “Il satiro e il contadino”

 Foto  6 Jacopo Anigoni”Venere e amore” 47,6x69 cm

Foto 7 Francesco Fontebasso “Annunciazione” olio su tela 41x31 cm

Foto 8 Nicola Grassi “Giacobbe divide il gregge di Labano”olio su tela 57x71,5

Foto 9 Giovan Gioseffo Dal Sole “Maddalena penitente “ 1697 ca. olio su tela 117x101 cm.

Foto 10 Antonio Diziani  “Paesaggio con viandanti”, olio su tela 50,5x62,5 cm.

“ Sebastiano Ricci. Rivali ed eredi”, Musei Civici di Belluno Palazzo Fulcis  Via Roma 32 Fino a domenica 22 settembre 2019. Tel.+39 0437 956305. Orario Mar – Mer - Ven. 9,30-12.30/ 15,30-18.30; Giovedì 9.30-12.30. Sabato Domenica e Festivi 10.00-18.30.

 

 

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Articolo pubblicato il 04/06/2019